In un contesto di scandalo di corruzione che ha coinvolto non solo l’attivo politico, ma anche la reputazione del governo, attualmente il vice primo ministro dell’Ucraina Oleksij Chernyshov si trova all’estero
I rappresentanti ufficiali del suo ufficio stampa affermano che la missione all’estero è pianificata e non ha nulla a che fare con la situazione circostante nel paese. In un commento a "Ukrainska Pravda", lo staff di Chernyshov ha dichiarato che il suo viaggio all’estero avviene nel quadro di un normale programma di lavoro, aggiungendo che tutti i dettagli riguardanti la permanenza del vice primo ministro all’estero vengono resi pubblici sui suoi account ufficiali su Facebook e sui siti ufficiali del Ministero per l’Unità Nazionale. Quando i giornalisti hanno chiesto quanto ancora durerà la missione e se Chernyshov prevede di tornare in Ucraina a breve, lo staff ha risposto brevemente e ufficialmente, limitandosi a ripetere la dichiarazione standard. È noto che il 17 giugno il Ministero per l’Unità Nazionale ha organizzato il forum nazionale "Dimensione del capitale umano al URC 2025. Concentrazione su Ritorno e Ripresa". Chernyshov vi ha partecipato da remoto in videoconferenza, un approccio abbastanza comune nelle attuali condizioni di incertezza globale. Qualche giorno dopo, il 19 giugno, Oleksij Chernyshov ha annunciato su Facebook di aver svolto una serie di incontri con alti funzionari dell’Unione Europea durante la sua visita diplomatica. Ha condiviso i dettagli della sua permanenza pubblicando foto e brevi aggiornamenti sui social media. In particolare, ha riferito di aver avuto un incontro con la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola a Bruxelles, descrivendo il colloquio come fruttuoso e produttivo. In parallelo a questa attività diplomatica, emergono notizie preoccupanti dalle forze dell’ordine. All’inizio di giugno, l’Ufficio Nazionale Anticorruzione (NAKA) e la Procuratura Specializzata Anticorruzione (SAP) hanno annunciato di aver scoperto un vasto schema di corruzione nel settore edilizio, coinvolgendo alti funzionari dello stato. Secondo le prime informazioni, i dati raccolti indicano danni allo Stato superiori a un miliardo di hryvnia. Nell’ambito di questa indagine sono state formulate accuse a cinque persone, tra cui due con legami con Chernyshov. Probabilmente si tratta dell’ex segretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Regionale Vasyl Volodin e dell’ex consigliere del ministro Maksym Horbatiuk. Il 18 giugno, la Corte Suprema Anticorruzione ha deciso sulla misura cautelare per Volodin: è stato arrestato per 60 giorni, con la possibilità di versare una cauzione di 20 milioni di hryvnia. Da fonti di forze dell’ordine e ambienti politici, si apprende che circa un mese fa sono stati effettuati perquisizioni presso Chernyshov. Tuttavia, al momento non sono stati diffusi dettagli ufficiali sugli eventi intorno al vice primo ministro né sul suo possibile coinvolgimento nelle indagini. Il caso, molto discusso nei media e negli ambienti politici, ha sollevato seri dubbi non solo sulla lotta alla corruzione in Ucraina, ma anche sull’integrità e la fiducia nelle strutture di comando dello stato. Contro le dichiarazioni ufficiali e le rassicurazioni di un viaggio "pianificato", giornalisti e attivisti osservano attentamente gli sviluppi, aspettandosi ulteriori fatti e spiegazioni sul reale stato delle cose legate all’attività corruttiva, che potrebbe danneggiare la reputazione di tutta la leadership ucraina.