I militari ucraini hanno impiegato per la prima volta un drone FPV per catturare un occupante russo in stato di resa

Chas Pravdy - 19 Giugno 2025 16:31

Le forze armate dell’Ucraina hanno mostrato un nuovo approccio nel contrasto agli occupanti russi, utilizzando le tecnologie senza pilota non solo per il riconoscimento, ma anche per scopi umanitari. Così, un reparto della 414ª brigata speciale con veicoli antiaerei e senza pilota, conosciuto come “Gli Uccelli di Madjar”, ha condotto un’operazione unica, che è stata il primo caso di impiego di un drone FPV per catturare un occupante in stato di resa. La vicenda è avvenuta il 17 giugno di quest’anno. Secondo fonti nelle forze terrestri delle Forze Armate dell’Ucraina, il comandante dell’equipaggio del drone, con il nominativo di battaglia Payne, mentre si avvicinava al bersaglio, ha notato un ufficiale di fanteria russo con le mani alzate, che indicava la propria volontà di arrendersi. Invece di utilizzare armi o di distruggere il bersaglio, il pilota ha deciso di rispettare i principi umanitari garantendo un arresto sicuro e umano. Dettagli: l’operatore del drone FPV non ha neutralizzato l’occupante, anzi, lo ha accompagnato, sfruttando le possibilità delle tecnologie moderne. Alla fine, il prigioniero è stato consegnato ai combattenti di una unità vicina delle Forze Armate ucraine, come confermato dalla 414ª brigata. È noto che questa sia la prima volta nella storia in cui un prigioniero è stato catturato con l’ausilio di un drone in una forma così umanitaria. Gli stessi militari sottolineano che questo incidente rappresenta una testimonianza lampante delle possibilità delle moderne sistemi senza pilota nella difesa e nel risolvimento umanitario dei conflitti armati. Il comandante dell’equipaggio ha evidenziato che, nel rispetto delle norme del diritto umanitario internazionale, il pilota ha deciso di aiutare l’occupante a arrendersi in modo sicuro e senza ricorrere all’uso delle armi, in pieno accordo con i principi della diplomazia e del diritto umanitario. Non si tratta del primo caso simile nel corso della guerra russo-ucraina. Già nel 2023, i droni ucraini si sono distinti per le iniziative umanitarie. Ad esempio, nei pressi di Bakhmut, uno dei droni dotato di altoparlante ha probabilmente convinto un occupante russo a arrendersi. E, nel febbraio 2025, nove russi sono stati catturati dopo conversazioni con i paracadutisti ucraini — sono stati consegnati in ostaggio tramite droni dotati di messaggi vocali, che funzionavano come una sorta di “diplomazia drone”. L’impiego dei droni FPV a scopo umanitario sta aprendo nuove possibilità nella guerra — risoluzione della situazione sul campo senza mettere a rischio vite e salute umana. I vertici militari ucraini sottolineano che queste innovazioni costituiscono un componente importante della difesa moderna e favoriscono l’umanità anche nelle condizioni più difficili del conflitto.

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