Escalation nel Medio Oriente: Iran e USA tengono colloqui segreti dopo gli attacchi israeliani
Secondo fonti internazionali, la tensione nella regione sta aumentando e tra Teheran e Washington stanno avvenendo contatti diplomatici non pubblici ma di grande importanza, in risposta alle improvvise azioni militari dell’esercito israeliano nei confronti dell’Iran. Agenzie di stampa leader nel mondo affermano che si sono già svolte alcune conversazioni telefoniche importanti al riguardo, anche se al momento non sono state rese pubbliche informazioni ufficiali. Secondo Reuters, l’intervento dei diplomatici trilaterali è stato avviato da entrambe le parti per trovare possibili vie di de-escalation del conflitto. Durante le telefonate avvenute alla fine della scorsa settimana, sono stati discussi ipotetici scenari diplomatici per risolvere la situazione, che si sta approfondendo a causa dell’escalation delle azioni militari. Un interlocutore dell’agenzia ha riferito che il ministro degli Esteri iraniano, Abdollah Araghchi, avrebbe dichiarato che Teheran è disposto a mostrare flessibilità sulla questione del programma nucleare, ma a una condizione: che gli USA riescano a convincere Israele a cessare l’uso della forza e ad avviare negoziati. Secondo un’altra fonte, la prima telefonata tra Vitecoff e Araghchi è stata iniziata proprio dagli Stati Uniti, che avrebbero anche proposto una nuova offerta diplomatica. Si segnala che questa iniziativa mira a superare lo stallo nelle trattative e a fermare l’escalation del conflitto. Inoltre, si comunica che durante questi scambi di opinioni le parti hanno brevemente discusso anche la proposta degli USA, consegnata a Teheran alla fine di maggio. Il documento prevede la creazione di un consorzio regionale per l’arricchimento dell’uranio al di fuori dell’Iran, soluzione che potrebbe costituire un compromesso sulla questione del programma nucleare. Nel frattempo, in vista degli incontri diplomatici programmati a Ginevra e previsti per venerdì, sono in corso intense discussioni sulle prossime mosse. Alla riunione parteciperanno rappresentanti dei principali paesi europei: Francia, Germania e Regno Unito, oltre al capo della diplomazia dell’Unione Europea. Questi negoziati hanno l’obiettivo di trovare una soluzione sulla questione nucleare, anche in relazione agli eventi futuri nella regione. Un altro voce importante in questa situazione di tensione è stato il Primo Ministro britannico, Rishi Sunak, che ha invitato l’amministrazione statunitense a mantenere aperte le possibilità di risoluzione diplomatica e a non affrettarsi con passi ostili nei confronti di Teheran. Dalle sue parole emerge che la ricerca di un compromesso, in grado di evitare una guerra su vasta scala, deve rimanere una priorità nella politica estera dei paesi occidentali. In generale, i recenti eventi intorno a Israele e Iran sottolineano ancora una volta la complessità e la multidimensionalità della situazione in Medio Oriente, dove il pericolo di escalation del conflitto cresce di ora in ora. I leader mondiali ribadiscono l’appello alla moderazione e alla ricerca di soluzioni diplomatiche per evitare conseguenze ancora più devastanti per la regione e per l’intera comunità internazionale.