Un’altra difficile mattinata per la capitale ucraina: a causa di un attacco missilistico di vasta scala da parte delle truppe russe, iniziato nella notte del 17 giugno, Kiev ha subito un’altra crisi umanitaria e psicologica

Chas Pravdy - 17 Giugno 2025 19:08

Secondo i dati ufficiali pubblicati dalla procura dell’Ucraina, a seguito di questo crimine di guerra sono morti già 13 persone. Questa tragica cifra, in continuo aumento, evidenzia l’entità dei danni lasciati dagli eserciti russi sul territorio ucraino. Secondo quanto comunicato dall’Ufficio del Procuratore Generale, gli investigatori stanno operando con la massima concentrazione sul luogo del crimine per documentare tutte le conseguenze dell’attacco, effettuato con l’obiettivo di distruggere completamente gli obiettivi dell’infrastruttura civile e provocare il massimo numero di vittime. L’ufficio afferma che le operazioni di ricerca e salvataggio sono in corso e che è possibile che tra le macerie ci siano ancora persone, le cui sorti attualmente sono sconosciute. Questo indica la complessità della situazione e la necessità di un’azione coordinata e rapida per salvare vite umane. Alle 18:40 ora di Kiev è confermato che, a seguito del bombardamento notturno, sono morte 13 persone. Per ulteriori dettagli sugli eventi che hanno preceduto questa tragedia: nella notte tra il 16 e il 17 giugno, gli occupanti russi hanno effettuato un altro attacco di vasta scala, combinato, con missili e droni su più regioni dell’Ucraina. Secondo le prime informazioni, a Kiev oltre cento persone sono rimaste ferite — oltre 14 di esse hanno subito ferite mortali. Inoltre, molti residenti della capitale sono stati colpiti, alcuni hanno perso le proprie abitazioni e sono stati costretti a fuggire in luoghi sicuri. In generale, secondo i rapporti della notte, i quartieri residenziali e gli obiettivi infrastrutturali hanno subito danni gravi. Il nemico ha utilizzato diversi tipi di armamenti: missili e droni diretti contro popolazione civile e infrastrutture civili. Durante la notte, le forze di difesa aerea ucraine sono riuscite a abbattere 428 dei 472 droni e missili lanciati, dimostrando l’elevata abilità dei difensori ucraini e confermando contemporaneamente la portata dell’aggressione russa. Secondo i dati preliminari, in dieci località sono stati registrati impatti diretti, in 34 casi si sono verificati cali di frammenti di munizioni, mentre detriti e ordigni si sono diffusi per le aree delle città e dei villaggi. Questi attacchi hanno ancora una volta evidenziato la loro potenza e capacità distruttiva, sottolineando l’intensificarsi della tensione sul fronte ucraino e la necessità di rafforzare la difesa. Le forze ucraine e i servizi di sicurezza non cessano di combattere, facendo tutto il possibile per ridurre l’efficacia delle operazioni militari dell’aggressore, mentre cercano anche modi di ricostruire il patrimonio abitativo e le infrastrutture. In questi tempi difficili, l’Ucraina dimostra ancora una volta la propria resilienza e la ferma volontà di combattere per la libertà e l’indipendenza. Le autorità ufficiali invitano i cittadini alla vigilanza e alla prudenza, mentre la comunità internazionale condanna la recente aggressione e esprime supporto al popolo ucraino nella difesa dei propri diritti. Il numero di vittime e di danni materiali ricorda al mondo il prezzo dell’aggressione militare flagrante e l’urgenza di intensificare le sanzioni e gli sforzi diplomatici per mettere fine alla guerra. Questo è stato un’altra penosa lezione per tutti noi: la guerra continua, e la lotta per la pace è incessante. L’Ucraina rimane in prima linea, proteggendo la propria gente e la propria terra dall’aggressione russa, mentre le indagini e le operazioni di ricerca e salvataggio proseguono per chiarire tutte le circostanze della tragedia e aiutare coloro che ne hanno bisogno immediatamente.

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