Secondo quanto riportato dalla pubblicazione Bloomberg, i leader dei paesi del “Grupo dei Sette” (G7) stanno affrontando difficoltà nel convincere il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ad intensificare la pressione con sanzioni sulla Federazione Russa

Chas Pravdy - 17 Giugno 2025 20:29

Nonostante lunghe discussioni diplomatiche in vista del vertice, il leader americano non ha accettato di rafforzare le restrizioni contro il Cremlino, deludendo i suoi alleati di altri stati principali del mondo. Secondo fonti informate, proprio Trump avrebbe ripetutamente esortato Vladimir Putin ad acconsentire alla cessazione delle ostilità in Ucraina, oltre a mettere in guardia contro la possibilità di nuove sanzioni in risposta all’escalation del conflitto. Tuttavia, nessuna decisione decisa è stata presa dalla leadership americana. Si è scoperto che durante la cena privata dei leader, tenutasi a porte chiuse al vertice in Canada, Trump ha espresso le proprie riserve riguardo alla fattibilità di ulteriori sanzioni, sottolineando che il loro impiego comporterebbe costi economici significativi per gli USA. Ciò mette in dubbio l’unità del fronte diplomatico e solleva interrogativi sulle vere intenzioni della dirigenza americana in relazione ai prossimi passi riguardo alla Russia. Secondo analisti di Bloomberg, i paesi europei stanno perdendo fiducia nelle intenzioni di Trump di rafforzare ulteriormente la pressione su Mosca. Essi comprendono sempre più che la situazione si sta complicando e cercano di guadagnare tempo per mantenere l’equilibrio diplomatico. Contemporaneamente, Bruxelles ed altre capitali europee continuano a collaborare con gli Stati Uniti, cercando di non irritare Washington, ma senza rimanere inattive: attivamente, cercano modi per aiutare l’Ucraina in questo momento difficile. L’obiettivo è preservare le relazioni alleate e, nello stesso tempo, mostrare un interesse limitato all’escalation del conflitto, evitando di ripetere errori precedenti. Nonostante le divergenze interne e i dilemmi, i leader del "G7" hanno dichiarato pubblicamente che la discussione sulle sanzioni con Trump è stata costruttiva e si è conclusa su una nota positiva. Si prevede che nella futura dichiarazione ufficiale, che sarà resa nota dal primo ministro canadese, Mark Carney, si sottolineerà come l’Ucraina dimostri disponibilità a un cessate il fuoco, mentre la Russia continua a essere fonte di tensione. Il documento evidenzierà la necessità di intensificare la pressione attraverso sanzioni proprio contro Mosca, chiamando la comunità internazionale a unirsi nel sostenere l’Ucraina e nel contrastare l’aggressione russa. Ciò indica che, nonostante le divergenze interne, la comunità internazionale mira a mantenere l’unità su questioni di supporto strategico alla sovranità e all’integrità dell’Ucraina.

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