Il presidente Volodymyr Zelenskyy nel suo messaggio su Telegram ha espresso un motivo sconvolgente eallarmante riguardo agli ultimi attacchi missile e droni russi sull’Ucraina, che sono tra i più ampi dalla nascita della guerra su vasta scala

Secondo le parole del capo di stato, nella notte del 17 giugno, la Russia ha lanciato oltre 440 droni kamikaze e 32 missili. È una vera massa di mezzi bellici che ha colpito devastantemente quasi tutte le regioni chiave del Paese, tra cui Kiev, Odessa, Zaporizhzhia, Chernihiv, Zhytomyr, Kirovohrad e Mykolaiv. Particolarmente distruttivo è stato l’attacco a Kiev, considerato il più potente dall’inizio dell’invasione su larga scala. Nella capitale sono stati feriti e danneggiati edifici residenziali in otto distretti della città. Attualmente, i vigili del fuoco e i soccorritori stanno operando in aree di crollo, cercando persone che potrebbero essere rimaste intrappolate sotto le macerie. Secondo i dati preliminari, almeno 15 persone sono morte durante l’attacco notturno, altre 75 sono rimaste ferite con diverse gravità. A Kiev è stato distrutto un intero ingresso di un edificio residenziale, e i lavori di salvataggio continuano, poiché al momento non è possibile determinare con precisione il numero di persone coinvolte. Si stanno verificando anche le conseguenze dell’attacco a Odessa, dove i soccorritori stanno operando intensamente sui siti di impatto. In totale, secondo Zelenskyy, l’attacco ha causato ingenti danni in otto distretti di Kiev. Inoltre, nelle regioni i soccorritori stanno evacuando i feriti e fornendo assistenza medica. L’informazione sullo stato delle vittime aumenta, ma il numero esatto di morti rimane sconosciuto; tuttavia, il presidente ha confermato finora almeno 15 decessi. Il capo di stato ha espresso profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e ha affermato che tutti gli sforzi delle autorità ucraine sono finalizzati ad aiutare i feriti e a ricostruire le strutture distrutte. Ha anche sottolineato che i partner interni e internazionali devono reagire più decisi a questa escalation, poiché la portata del terrore russo ha già superato i confini di un’azione militare ordinaria ed è diventata una forma di oltraggio alla popolazione civile. Zelenskyy ha evidenziato che tutto il mondo, in particolare gli Stati Uniti e i paesi dell’Unione Europea, devono rispondere con maggiore fermezza a questi attacchi, poiché le loro conseguenze vanno oltre la mera aggressione militare — rappresentano una minaccia diretta alla stabilità e alla sicurezza dell’intera comunità internazionale. Secondo il presidente, Mosca è pienamente consapevole che le sue azioni sono una tattica terroristica finalizzata a intimidire il popolo ucraino e a distruggere le infrastrutture, ma il mondo non deve rimanere indifferente di fronte a questa situazione. Zelenskyy ha sottolineato la necessità di pressioni economiche e sanzioni, nonché di una risposta unitaria della comunità internazionale, affinché questi atti di aggressione sfacciati non rimangano impuniti. Le premesse per questo massiccio attacco si erano create già nei giorni precedenti: nella notte del 17 giugno, le forze russe e le formazioni terroristiche hanno condotto un massiccio attacco combinato sul territorio ucraino. Dai primi dati, si sa che a Kiev 14 persone sono morte per le conseguenze di quell’attacco notturno, mentre 55 sono rimaste ferite. Ciò dimostra l’assurda cinica arroganza dell’aggressore, che non esita a usare la forza militare più potente contro i civili. Di fronte a queste nuove, estremamente preoccupanti notizie, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto una dichiarazione inaspettata: ha annunciato di rimandare l’introduzione di nuove sanzioni contro la Russia in attesa di un possibile accordo diplomatico per porre fine alla guerra in Ucraina. Questo crea un contesto ulteriore nella politica internazionale, poiché per Kiev è fondamentale ricevere un sostegno efficace e protezione da parte della comunità mondiale, che durante gli ultimi attacchi ha mostrato tensione e possibile inettitudine. La situazione rimane quindi tesa e drammatica. L’Ucraina sta attraversando uno dei periodi più difficili, e la lotta contro le distruzioni, i lavori di salvataggio e, soprattutto, contro l’aggressione russa continua incessantemente. I leader internazionali invitano a unità e decisione per fermare questa ondata di terrore e restituire sicurezza e stabilità all’Ucraina. Nel frattempo, i cittadini ucraini e le forze di soccorso continuano a combattere le conseguenze di questo attacco senza precedenti, dimostrando che per il nostro Paese questa lotta è straordinaria, preziosa e indomabile.