A Kyiv è stato ristabilito il mural con una citazione di Kateryna Handozjuk dopo che ignoti vandali lo hanno nuovamente imbrattato

Chas Pravdy - 17 Giugno 2025 22:33

Questa vivace opera grafica, ubicata in Piazza Postova nel centro della capitale, rappresenta non solo il volto artistico della memoria dell’attivista, ma anche un simbolo della lotta per la giustizia e contro l’impunità in Ucraina. Come comunica l’organizzazione pubblica "Khto zamovyv Katju Handozjuk", improvvisamente si è scoperto che, pochi giorni prima, questo schema era stato quasi completamente distrutto — scomparendo dal paesaggio urbano senza alcuna spiegazione. È successo il 16 giugno, e questa notizia è stata attivamente discussa sui social media e nei media locali. Il mural con una citazione di Kateryna Handozjuk è comparso qui già nel 2019. Fu allora che divenne un elemento importante della memoria informale, a fianco del quale si svolgevano numerose azioni commemorative, veniva utilizzato per diffondere messaggi significativi e attirare l’attenzione su problemi di gravi crimini sistemici ancora impuniti. Come è noto, Kateryna Handozjuk non è solo un’attivista, ma anche uno dei simboli della resistenza ucraina. Ha partecipato alla Rivoluzione Arancione, all’EuroMaidan a Cherson ed è stata una tra i co-fondatori dell’Agenzia di giornalismo civico "MOST". Questa organizzazione mediática non commerciale si occupava di investigare schemi di corruzione nelle strutture di potere della regione di Cherson, con l’obiettivo di portare la verità agli ucraini. Oltre a ciò, aiutava attivamente le persone interne sfollate, vittime dell’occupazione della Crimea e del conflitto nell’est dell’Ucraina. La morte prematura di Kateryna avvenne nel 2018. Il 31 luglio dello stesso anno, la attivista fu vittima di un attacco infame — fu cosparsa di acido solforico. Le grave ustioni, che coinvolsero oltre il 35% della pelle, colpirono seriamente la sua salute e nel tempo causarono complicazioni gravi. Dopo più di dieci interventi chirurgici e un lungo trattamento, Kateryna morì nel dicembre 2018 — solo alcuni mesi dopo l’attacco. Questo fatto inquietante suscitò una vasta eco nel paese e tra le persone attiviste, che insistevano nel trovare i responsabili e portarli davanti alla giustizia. Nel procedimento per l’omicidio dell’attivista sono stati condannati sei soggetti, tra cui gli esecutori dell’attacco, ma la giustizia continua a procedere. Nel 2023 il tribunale di Dnipro a Kyiv ha emesso altre due condanne: Vladyslav Manger e Oleksiy Levin sono stati condannati a dieci anni di reclusione per aver organizzato l’attacco. Contemporaneamente, l’esame delle impugnazioni è in corso, e secondo le attiviste e gli attivisti, gli avvocati degli imputati cercano di ritardare il processo per posticipare la punizione e sfuggire alla giustizia. La recente scomparsa del mural in Piazza Postova rappresenta un’altra sfida per il movimento civico e un simbolo di come, anche nell’Ucraina moderna, la lotta per la giustizia e la memoria non sia terminata. Attivisti e difensori dei diritti umani sottolineano che questa immagine di Kateryna deve rimanere nel cuore della società, ricordando il prezzo della lotta umana e l’importanza di contrastare qualsiasi forma di ingiustizia. Il ripristino del mural non è solo un atto di omaggio, ma anche un messaggio importante a tutti coloro che lottano per la verità, indipendentemente dagli ostacoli o dalla mancanza di risultati visibili.

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