Prima dell’inizio del vertice G7: i capi di Europa, Canada e Regno Unito hanno tenuto un incontro informale in una località turistica canadese
Pochi ore prima dell’inizio ufficiale del vertice internazionale G7, che in questi giorni si svolge nella città resort canadese nella provincia dell’Ontario, si è tenuto un importante vertice informale dei leader delle sette principali economie mondiali. Si tratta di un incontro a cui hanno preso parte le prime figure di Francia, Italia, Germania, Regno Unito e Canada, per discutere le questioni più attuali della politica internazionale e della sicurezza. Secondo fonti di "European Pravda" e notizie dei media italiani, in particolare Sky TG24, l’incontro si è svolto in un’atmosfera informale — in un ambiente caldo di un hotel resort, dove in seguito si è svolta anche la sessione ufficiale del vertice. I leader hanno iniziato il dialogo con saluti e scherzi, che hanno contribuito a sciogliere la tensione e creare un’atmosfera amichevole. Secondo quanto riferiscono, queste brevi ma sostanziali pause nei dibattiti hanno rappresentato un’occasione per i partecipanti di delineare le proprie posizioni prima delle discussioni ufficiali. Particolare attenzione è stata rivolta alle questioni di sicurezza globale, in particolare alla situazione riguardante il conflitto tra Israele e Iran. I diplomatici italiani hanno riferito che nei governi e nei circoli diplomatici si stanno conducendo attivi sforzi per trovare un consenso su una posizione comune, per poi agire in modo coordinato all’interno di una coalizione più ampia. L’obiettivo principale è formare approcci condivisi capaci di garantire un’efficace coordinazione con Washington e di tener conto degli interessi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Al momento, questo aspetto rimane una delle principali sfide diplomatiche. Nel frattempo, il principale tema della conversazione informale è stata la situazione riguardante la guerra in Ucraina e le sanzioni applicate. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sottolineato in questo contesto che la Russia deve sentire una pressione maggiore per portare a una cessazione delle ostilità. Ha invitato i paesi G7 a rafforzare le proprie misure sanzionatorie, al fine di creare ulteriore pressione sul Cremlino. Allo stesso tempo, l’UE si prepara ad adottare un nuovo pacchetto di restrizioni economiche, poiché gli sforzi diplomatici per una risoluzione diretta del conflitto attualmente incontrano ritardi. Da parte sua, gli Stati Uniti mantengono un atteggiamento cauto riguardo a nuove sanzioni, anche per volontà del presidente Trump di non compromettere la possibilità di un rapido cessate il fuoco. In risposta alle richieste di intensificare le restrizioni, Trump ha sottolineato che una pressione eccessiva in questo periodo potrebbe rallentare il processo diplomatico, che ora è una priorità per Washington. Un portavoce degli USA ha evidenziato: «Non vogliamo ostacolare la tregua, anzi — cerchiamo modi per raggiungerla». Il 20 giugno, la Commissione europea ha presentato il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prevede un rafforzamento significativo delle restrizioni e un ampliamento del loro spettro. Tutto ciò avviene contro un background di intense battaglie diplomatiche all’interno della comunità internazionale. Nonostante gli sforzi dell’Unione europea e degli USA, le divergenze tra attori chiave relativamente all’applicazione delle sanzioni persistono, complicando la formulazione di una linea comune per la risoluzione della crisi. Così, in vista del vertice G7, i leader conducono un’intensa partita diplomatica, cercando un linguaggio condiviso sui problemi globali: dal conflitto in Medio Oriente e la guerra in Ucraina ai rapporti con la Russia. È importante sottolineare che queste trattative e incontri in ambienti informali sono meno rispetto alle sessioni ufficiali, poiché sono proprio lì che si gettano le basi per future azioni congiunte. Nei prossimi giorni in Canada, la comunità internazionale si aspetta risposte chiare e decisioni capaci di cambiare il corso dei processi globali.