L’Ucraina ha completato il processo di restituzione dei corpi dei deceduti provenienti dalla zona di conflitto, ha comunicato lo Staff di Coordinamento per la gestione dei prigionieri di guerra
Secondo le ultime informazioni, nell’ambito degli accordi raggiunti durante i negoziati a Istanbul, sono stati restituiti ulteriori 1245 corpi delle persone decedute, il che significa la conclusione delle operazioni di rimpatrio in questa fase. In totale, dall’inizio dell’attuazione degli accordi, gli esperti ucraini hanno ricevuto 6057 corpi di militari e civili, deceduti per varie ragioni a causa delle condizioni di conflitto e delle azioni militari. Il servizio stampa dello Staff di Coordinamento sottolinea che il processo di rimpatrio è stato effettuato in stretta collaborazione con partner internazionali e volontari. La fase finale è stata dedicata all’identificazione e agli esami medici, che si svolgeranno nei prossimi giorni. Secondo le informazioni ufficiali, oggi si è concluso l’ultimo stadio delle procedure di rimpatrio. Sono stati consegnati in Ucraina altri 1245 corpi, che la parte russa sostiene appartenere a cittadini e militari ucraini deceduti durante le operazioni di combattimento. I corpi sono stati restituiti attraverso rotte logistiche concordate, che hanno escluso qualsiasi violazione delle norme di diritto internazionale. Si evidenzia che l’identificazione dei corpi rimpatriati sarà effettuata congiuntamente da investigatori delle forze dell’ordine e da esperti del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Interno e di partner internazionali. Essi condurranno le necessarie analisi mediche e genetiche al fine di determinare con la massima precisione l’identità delle persone decedute. Questo rappresenta un passo importante per il processo di reintegrazione e per la ricerca di familiari e cari delle vittime. Come contesto di questa cooperazione, sono stati i negoziati concitati di Istanbul, durati diversi mesi. Il 15 giugno si è svolto un ulteriore stadio di rimpatrio: allora sono stati riportati in Ucraina circa 1200 corpi, portando alla conclusione del primo, più ampio, ciclo di rientri. In quel periodo sono stati utilizzati rotte ferroviarie per il trasporto dei corpi, mentre dopo questa fase la logistica si è spostata su automezzi. Questa rappresenta un evento estremamente importante per la società ucraina, che desidera conoscere la verità sulla sorte delle vittime e garantire loro il dovuto onore. Allo stesso tempo, il processo di identificazione e restituzione dei corpi è complesso e delicato, poiché ciascun corpo rappresenta non solo una storia di vita umana, ma anche una prova dell’entità e delle conseguenze della guerra. L’Ucraina esprime gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato a questo lavoro e spera in un ulteriore miglioramento nei meccanismi di restituzione e ricerca dei dispersi ancora rimasti.