Sul territorio di Cherson si è verificato di nuovo l’ennesimo ciclo di bombardamenti russi, che hanno causato almeno sette feriti tra i civili in diverse località della regione

Chas Pravdy - 15 Giugno 2025 18:38

In seguito agli attacchi condotti dall’esercito aggressore il 15 giugno, sono stati danneggiati edifici residenziali e infrastrutture, aggravando ulteriormente la crisi nella zona. Come riportato dalla Procura della regione di Cherson, la situazione tesa si è verificata tra la mattina e la sera. Secondo le indagini, le forze russe hanno impiegato un ampio spettro di armamenti: droni, proiettili di artiglieria e sistemi di lancio multiplo di razzi, mirati deliberatamente a distruggere le infrastrutture civili e intimidire la popolazione. Secondo le informazioni ufficiali, sette civili sono rimasti feriti negli attacchi, di cui quattro nel villaggio di Kомишани e altri tre nel quartiere di Antonivka. I feriti hanno riportato lesioni lievi o di media gravità e sono stati rapidamente trasportati in strutture mediche per ricevere le cure necessarie. Fortunatamente, finora non si sono registrate vittime civili. Un rappresentante ufficiale della procura sottolinea che molte case abitative e strutture di infrastrutture civili sono state distrutte o danneggiate, complicando la vita dei residenti e mettendo a rischio la loro sicurezza. Si evidenzia inoltre che la situazione resta tesa, e le autorità di polizia hanno già avviato indagini sulle cause e le circostanze dei crimini. Questo è un nuovo esempio del fatto che i occupanti russi continuano a provocare volontariamente una crisi nelle aree occupate, violando le convenzioni internazionali e le norme del diritto umanitario. Le autorità locali invitano la popolazione a prestare attenzione e le forze di sicurezza e militari a intensificare le misure di sicurezza per prevenire ulteriori vittime e danni. In generale, la situazione nel sud dell’Ucraina rimane difficile, e gli incessanti bombardamenti e attacchi potrebbero aggravare ulteriormente la crisi umanitaria nella regione, richiedendo una risposta immediata della comunità internazionale e un ulteriore sostegno alla popolazione ucraina, già impoverita dalla aggressione russa.

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