Israele ha intensificato i colpi su infrastrutture di gas iraniane: nuovi dettagli e sfondo politico

Chas Pravdy - 15 Giugno 2025 06:31

Nella notte tra il 14 e il 15 giugno, Israele ha intensificato le operazioni nel settore degli obiettivi iraniani nel settore del gas, utilizzando droni per attacchi su diversi obiettivi strategici chiave. Secondo fonti locali e internazionali, inclusi rapporti di agenzie israeliane e iraniane, questi attacchi sono stati tra i più ampi degli ultimi anni in questo conflitto, con il potenziale di influenzare significativamente il settore energetico dell'Iran. Secondo le informazioni diffuse dal quotidiano Haaretz e confermate da fonti diplomatiche iraniane, droni israeliani hanno attaccato almeno due obiettivi principali appartenenti al settore del gas iraniano. La mira principale è stata uno dei più grandi giacimenti di gas naturale al mondo – il South Pars. Questo enorme giacimento, con riserve che forniscono all'area regioni per secoli di potenziale energetico, ora si trova sotto minaccia di distruzione o di gravi danni. Fonti ufficiali iraniane hanno comunicato che nelle prime ore del mattino si è verificato un potente esplosione nel sito, causando un vasto incendio. Secondo loro, la risposta è stata rapida: il fuoco è stato domato, ma al momento non è noto quale eventuale danno abbia subito l'obiettivo. Il rappresentante del Ministero del Petrolio iraniano ha confermato che l'attacco ha colpito una parte dell'infrastruttura che fa parte del giacimento South Pars, responsabile della produzione di gas naturale liquefatto e altri prodotti derivati. Secondo le autorità, l'attacco è avvenuto precisamente durante la fase 14 dello sviluppo del giacimento, che ha un ruolo strategico nell'industria del gas iraniana. In aggiunta, i media iraniani, tra cui le agenzie Fars e Tasnim, hanno riportato che un altro attacco con droni è stato sferrato vicino alla città di Bandar Abbas – il principale centro portuale del paese. Nelle vicinanze si trova un importante nodo infrastrutturale di gas che garantisce l'uscita del prodotto sui mercati esteri. Non sono stati ancora divulgati dettagli sulle ragioni di questo ulteriore attacco, ma le informazioni indicano un incremento della tattica israeliana nella lotta contro l'industria del gas iraniana. Da parte israeliana, i funzionari ufficialmente non hanno confermato il coinvolgimento in questa operazione, ma una fonte di alto livello delle forze armate, parlando sotto anonimato, ha detto che questi colpi hanno anche un valore dimostrativo e preventivo per Teheran. Secondo lui, questo attacco "simbolico" serve a mostrare che Israele è in grado di colpire obiettivi importanti sia nella regione sia su ambizioni strategiche più vaste. Ufficialmente, le autorità israeliane si riservano il diritto di non confermare operazioni di questo tipo, ma gli esperti iniziano a ipotizzare che si possa trattare del primo episodio di una nuova fase di tensione tra i paesi. Si sottolinea che i sistemi di difesa aerea iraniani sono generalmente in grado di respingere attacchi simili, ma l'uso di droni e l'alta precisione degli attacchi pongono nuove sfide per la salvaguardia dell'integrità degli asset infrastrutturali. Allo stesso tempo, la comunità internazionale è sempre più preoccupata per l'aumento delle tensioni nella regione, che potrebbe portare a conflitti ancora più estesi nel settore della sicurezza energetica e della stabilità geopolitica. Secondo le nostre fonti, questa serie di attacchi può essere vista come uno dei numerosi elementi di una nuova strategia dei servizi segreti israeliani per neutralizzare le ambizioni energetiche iraniane e il suo potenziale militare-tecnologico, considerando anche i programmi nucleari iraniani e la competizione regionale per il dominio. In ogni caso, questo evento ricorda che il conflitto per il controllo delle infrastrutture energetiche cruciali è tutt'altro che concluso e potrebbe avere conseguenze di vasta portata nella regione e sulla sicurezza globale.

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