L’Iran ha annunciato l’intenzione di intensificare notevolmente la propria attività militare nei confronti di Israele e ha avvertito i paesi della regione riguardo a possibili contrattacchi nel caso di supporto alle operazioni israeliane
Secondo fonti dell'agenzia CNN, che citano un alto funzionario di Teheran, i funzionari iraniani hanno dichiarato che qualsiasi aiuto o sostegno alle forze israeliane da parte di Stati terzi diventerà motivo di azione da parte dell'Iran. È stato affermato che qualsiasi alleato di Israele che tenterà di proteggerlo o di fornire supporto nel conflitto potrebbe diventare un obiettivo di escalation degli attacchi iraniani, in particolare contro basi militari e obiettivi strategici nella regione. Queste dichiarazioni sono giunte sullo sfondo di una crescente tensione in Medio Oriente, quando rappresentanti iraniani hanno sottolineato che Teheran non lascerà senza risposta eventuali azioni contro qualsiasi forma di supporto esterno a Israele nel suo conflitto con l'Iran. Le autorità iraniane sottolineano che i loro attacchi saranno condotti nel rispetto del diritto internazionale, ma allo stesso tempo precisano che qualsiasi aiuto dall'estero volto a favorire la difesa o le operazioni offensive di Israele sarà considerato come un'aggressione, con ripercussioni sotto forma di nuovi obiettivi per i colpi iraniani. Da parte sua, già venerdì 13 giugno, fonti statunitensi e israeliane hanno riferito alla CNN che gli Stati Uniti stanno cooperando attivamente con le strutture militari israeliane nel intercettare missili iraniani lanciati contro il territorio di Israele. Le fonti segnalano che anche altri paesi con accordi militari o di difesa con Israele stanno svolgendo un ruolo attivo nella difesa aerea dell'unico alleato regionale nel tentativo di contenere nuove escalation del conflitto. Come contesto di queste tensioni, si segnala il recente appello del presidente francese Emmanuel Macron a Israele, nel quale si è impegnato a garantire protezione alla nazione da possibili attacchi iraniani e a supportarla nella gestione dell'escalation. In questo momento, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato che gli attacchi israeliani contro obiettivi iraniani sono stati condotti unilateralmente, nonostante gli Stati Uniti fossero a conoscenza del rischio di tali attacchi e abbiano tentato di aiutare a prevenirli o limitarli. Tuttavia, ha sottolineato che Washington sta monitorando la situazione e non discute il diritto di Israele di difendersi, ma esorta tutte le parti ad agire responsabilmente e nel rispetto degli impegni internazionali. In generale, la situazione rimane tesa e in rapido mutamento, con la minaccia di nuove escalation militari da parte dell'Iran che potrebbe complicare ulteriormente una regione già instabile. Le principali potenze mondiali, tra cui gli Stati Uniti, la Francia e altri paesi della regione, stanno facendo il massimo sforzo per contenere il conflitto e cercare vie diplomatiche per risolverlo, ma il rischio di escalation resta elevato e richiede l’attenzione della comunità internazionale.