Україна та l’Unione Europea si preparano al futuro: cosa attende gli ucraini dopo la fine della protezione temporanea nell’UE

Chas Pravdy - 13 Giugno 2025 15:10

Il governo ucraino ha comunicato con ottimismo i prossimi passi sulla sorte dei rifugiati ucraini nell'Unione Europea dopo la scadenza del meccanismo di protezione temporanea, introdotto in risposta all’ampia aggressione russa. Secondo il vicepremier dell’Ucraina, Oleksij Chernishov, il piano d’azione per gli ucraini presenti nell’UE è già delineato e prevede diverse ipotesi di sviluppo. Dati indicano che il periodo di protezione temporanea per gli ucraini nei paesi dell’Unione Europea scadrà il 4 marzo 2027. Dopo tale data, ai rifugiati ucraini sarà offerta la possibilità di tornare a casa o di modificare il loro status giuridico nei paesi di soggiorno, se sono impiegati, possiedono competenze o studi in corso. In questa occasione, il 13 giugno a Lussemburgo, Oleksij Chernishov ha informato i giornalisti che il processo di fine del trattamento dello status è già in discussione attiva con i colleghi europei. Secondo il vicepremier ucraino, il governo ha ricevuto conferma ufficiale del prolungamento della protezione temporanea di un altro anno — fino a marzo 2027. Questa decisione è importante per garantire agli ucraini chiarezza nella pianificazione della vita, del lavoro e della sicurezza. «Vogliamo assicurare ai nostri connazionali la possibilità di pianificare il loro futuro e di non lasciarli in un’incertezza», ha sottolineato Chernishov. Attualmente, oltre 5 milioni di ucraini si trovano nell’UE con lo status di protezione temporanea. La maggior parte — circa il 60% — risiede in Germania, Polonia e Repubblica Ceca. La Germania ha accolto il maggior numero di Ucraini — oltre 1,2 milioni. Questi numeri testimoniano l’ampiezza della crisi umanitaria e l’importanza di misure coordinate dell’UE per la tutela e l’integrazione dei rifugiati ucraini. Secondo i rappresentanti del governo ucraino, in caso di fine della guerra e di stabilizzazione della pace, sono pronti a un rientro organizzato e volontario di una parte significativa degli ucraini. Per facilitare questa transizione, nei paesi dell’UE si pianificano di creare centri speciali, cosiddetti “hub di unità”, che fungeranno da piattaforme per consulenze professionali e servizi, in particolare per chi valuta di tornare in Ucraina, quando ci saranno condizioni sicure per farlo. Chernishov sottolinea l’importanza di preparare tali centri nella capitale e in altre città chiave dell’UE, affinché tutti gli ucraini abbiano accesso alle informazioni e all’assistenza necessarie. «Questi hub aiuteranno non solo chi decide di tornare a casa, ma anche chi sceglie di rimanere in Europa, integrarsi nel contesto locale. Potranno imparare la lingua, trovare un lavoro, sviluppare le proprie competenze e diventare un vero e proprio patrimonio per i paesi ospitanti», ha affermato. Anche la Commissione Europea ha annunciato di lavorare alla preparazione di raccomandazioni per gli Stati membri, proposte alla fine di maggio, per coordinare la conclusione del periodo di protezione temporanea. Tali raccomandazioni prevedono sia il passaggio degli ucraini a nuovi status giuridici sia aiuto nel ritorno a casa — a seconda delle circostanze e delle volontà dei rifugiati stessi. Un aspetto importante è che sarà offerta agli ucraini la possibilità di modificare il loro status nel paese di soggiorno, ottenere permessi di lavoro e residenza, o ricevere assistenza per il reinserimento nella società ucraina. Questo fa parte di un programma complessivo volto a garantire standard unificati e coordinati nella preparazione alla fine della protezione temporanea. Al momento, sono attive diverse iniziative e programmi per preparare gli ucraini al rientro e all’integrazione, ma non ci sono ancora valutazioni quantitative precise degli sforzi. È prevista una transizione il più trasparente e agevole possibile, considerando le esigenze individuali di ogni ucraino. Allo stesso tempo, va sottolineato che le autorità ucraine ed europee sono ferme nel voler garantire sicurezza e stabilità ai cittadini ucraini nell’UE, offrendo nel contempo opportunità di partecipare attivamente alla vita dei paesi ospitanti. Ciò risponde all’obiettivo strategico di motivare gli ucraini alla collaborazione costruttiva, favorire la loro integrazione e sostenere l’Ucraina durante il prolungarsi della guerra. In conclusione, informare e preparare la fine del periodo di protezione temporanea rappresenta un passo sistemico che dovrebbe costituire la base di un futuro stabile per i rifugiati ucraini nell’Unione Europea. I governi e le organizzazioni internazionali stanno lavorando per creare condizioni che consentano agli ucraini di fare scelte informate e sicure: tornare a casa o restare in Europa, sotto nuove regole giuridiche, con un adeguato supporto e opportunità di sviluppo.

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