Ecco la traduzione del testo in italiano:

Chas Pravdy - 13 Giugno 2025 05:48

--- Interrotti i piani di Trump riguardo al dispiegamento di truppe a Los Angeles: il tribunale ha vietato al presidente di utilizzare la Guardia Nazionale durante le proteste Le complicazioni nel conflitto tra il governo federale e l'amministrazione locale della California stanno crescendo. Il tribunale distrettuale di San Francisco ha emesso una decisione che ha temporaneamente vietato al presidente Donald Trump di impiegare la Guardia Nazionale per rafforzare le forze di sicurezza a Los Angeles. Questa misura è stata presa in risposta al dispiegamento di truppe durante le pesanti proteste scatenate da questioni migratorie concentrate e dalle misure di controllo ai confini. Fonti riferiscono che la decisione è stata presa dal giudice Charles Breyer, noto come arbitro autorevole in questa materia. Breyer ha temporaneamente rimesso la Guardia Nazionale sotto il controllo del governatore della California, Gavin Newsom, che aveva presentato un ricorso per limitare l’uso delle forze militari nelle strade della città. La decisione firmata entrerà in vigore alle ore 12 di venerdì e si applicherà a tutte le attività legate alla dislocazione delle forze federali nella regione. Il giudice Breyer nel suo comunicato ha sottolineato che le proteste a Los Angeles non devono essere equiparate a una "insurrezione" o ad altre forme di rivolta. Ha evidenziato che l’ampiezza delle proteste non giustifica l’uso della forza militare nelle strade e che tali azioni potrebbero avere conseguenze gravi per il processo democratico e la sicurezza dei cittadini. In risposta alla decisione del tribunale, Donald Trump, che in precedenza aveva adottato toni decisi riguardo alle proteste, ha giustificato l’uso delle forze militari definendo queste azioni un “tentativo di insurrezione” e sostenendo che devono essere fermate con ogni mezzo disponibile. Ciò ha acuito ulteriormente il dibattito sui limiti dell’impiego della forza militare all’interno del Paese. Gavin Newsom, per parte sua, non ha nascosto il proprio sdegno per la sentenza. In una breve dichiarazione su Twitter ha affermato: “Il tribunale ha appena confermato ciò che sappiamo da tempo: i militari devono essere sul campo di battaglia, non nelle strade della nostra città”. Allo stesso tempo ha esortato Trump a cessare immediatamente la militarizzazione di Los Angeles, avvertendo che ignorare la decisione giudiziaria consoliderebbe ulteriormente le tendenze autoritarie dell’amministrazione presidenziale. Le tensioni nel conflitto sono esplose alcuni giorni fa, quando l’8 giugno, su disposizione di Trump, è stato inviato a Los Angeles il National Guard degli Stati Uniti. Questo ha suscitato reazioni di sdegno da parte delle autorità della California, che accusano l’esercito federale di usare motivazioni politiche per rafforzare la repressione e intimidire i manifestanti. Le autorità locali vedono in questa militarizzazione una minaccia per la democrazia e la sicurezza dei cittadini. Le circostanze della situazione si traducono in un conflitto tra il governo federale e la amministrazione locale, quest’ultima ora frenata da un ostacolo legale in più rappresentato dalla decisione del tribunale. La guerra di parole e azioni tra le parti continua, mentre l’opinione pubblica assiste allo sviluppo degli eventi, domandandosi se la democrazia riuscirà a superare questa prova e quale ruolo abbiano in questo conflitto le leggi e gli standard internazionali sui diritti umani.

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