З Zelensky ha accusato la Russia di disinformazione intenzionale e menzogne, e ha invitato Trump a riconoscere il gioco del Cremlino
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, in un ampio intervista per la rete internazionale Axel Springer Global Reporters, di cui fanno parte pubblicazioni come Politico e "European Truth", ha fatto una dichiarazione di grande rilievo sulla situazione politica intorno alla guerra in Ucraina. Il tema principale è stato il fatto che, secondo il leader ucraino, gli Stati Uniti hanno la possibilità e gli strumenti di influenza per mettere fine all’aggressione russa, ma affinché ciò avvenga, i politici americani devono comprendere le vere intenzioni di Kremlino e riconoscere il gioco condotto dal presidente russo Vladimir Putin. Zelensky ha affermato senza equivoci che la Russia, a suo avviso, diffonde attivamente informazioni false e cerca di screditare gli Stati Uniti, in particolare l’ex presidente Donald Trump. "La Russia sta semplicemente mentendo a Trump. È un altro tentativo di disinformare e di annullare qualsiasi comprensione della situazione attorno all’Ucraina", ha sottolineato. Secondo il presidente ucraino, la maggior parte dei leader mondiali condivide il suo pensiero sul comportamento di Mosca, e lui spera molto che gli Stati Uniti siano in grado di vedere la vera situazione e di fare la scelta corretta in presenza di qualsiasi manipolazione da parte russa. "Ciò che conta è che Washington riconosca correttamente il reale scenario e non cada nelle trappole della disinformazione. Non si tratta più solo di supportare l’Ucraina — è una questione di integrità e di sicurezza dell’ordine mondiale", ha evidenziato Zelensky. Ha aggiunto che sono gli stessi Stati Uniti ad avere la forza e gli strumenti per fermare la guerra, poiché Putin, a suo avviso, "non capisce altro che il potere". Pertanto, il presidente ucraino è convinto che gli Stati Uniti debbano compiere il passo giusto, perché la guerra in Ucraina può finire con la vittoria della democrazia e di un mondo più giusto — oppure con la sconfitta dei valori democratici, se Washington abbandonerà la lotta dell’Ucraina. Zelensky ha sottolineato che Trump ha proprio questa forza per cambiare la situazione a favore della pace, e ha evidenziato che, a suo avviso, la posizione russa manifesta insincerità nei propri intenti di porre fine alla guerra. "Putin si muove solo con la forza e per i propri interessi, non per cercare la pace. Per lui, l’unico scenario possibile è che l’Occidente lasci l’Ucraina da sola e che la Russia ne tragga vantaggio", ha affermato. A suo parere, questo sarebbe "lo scenario ideale" per il Cremlino, che potrebbe così riappropriarsi del controllo sui territori occupati e ridurre la pressione internazionale. Riguardo al fallimento nelle relazioni e agli equivoci diplomatici tra Stati Uniti e Ucraina, in particolare alla tensione nell’Oval Office di febbraio di quest’anno, Zelensky ha detto che questo incidente non dovrebbe compromettere il partenariato strategico. "Non credo che questo conflitto fortuito con l’amministrazione americana ci abbia avvicinato. È il passato. La cosa principale è fare tutto il possibile affinché il prossimo incontro alla Casa Bianca sia vantaggioso per entrambi e rafforzi il nostro comune desiderio di pace e stabilità", ha affermato. Riferendosi al ripristino di un dialogo precedente con Washington, Zelensky ha detto che la collaborazione tra Ucraina e Stati Uniti sta attualmente andando sulla strada costruttiva. Ha ricordato un’esperienza positiva di incontri personali — in particolare, a aprile, tra i presidenti di Ucraina e Stati Uniti in Vaticano, che si sono svolti in un’atmosfera amichevole e hanno posto le basi per una futura cooperazione. Secondo lui, il livello di fiducia tra i due paesi sta crescendo, e si sta lavorando insieme su sicurezza, economia e diplomazia. Il contesto di questa pubblicazione è rappresentato dall’ultima dichiarazione di Donald Trump riguardo allo status della guerra russo-ucraina e al ruolo che può giocare l’Ucraina e la Russia. Nel suo discorso pubblico, l’ex presidente ha invitato a dare una soluzione controversa al conflitto, suggerendo che i paesi dovrebbero "lasciare" all’Ucraina e alla Russia il tempo di "combattere", così da poter poi, secondo lui, più facilmente porre fine al conflitto. Trump ha paragonato la guerra russo-ucraina a un combattimento tra due bambini piccoli in un parco — che si odiano e si picchiano, e quindi sarebbe meglio lasciarli litigare per un po’ e poi separarli. Zelensky ha reagito con durezza, dichiarando che Putin non è un bambino, ma un vero assassino, e ha invitato la comunità internazionale a non usare questa metafora per rappresentare il conflitto. "Putin è un terrorista e un assassino, non un bambino da lasciare sul campo", ha sottolineato, ribadendo che la responsabilità dei crimini di guerra atroci nel conflitto in Ucraina ricade sul regime russo, e non su personaggi singoli che si potrebbero teoricamente paragonare ai bambini. In generale, Zelensky ha ancora una volta invitato gli Stati Uniti e la comunità internazionale a riconoscere il vero gioco del Cremlino e a non cadere nelle sue trappole, poiché, secondo lui, solo un pressing occidentale forte e unitario può costringere la Russia a cessare la propria aggressione e sedersi al tavolo negoziale con condizioni di giustizia e sicurezza per l’Ucraina.