La Corte Suprema della Polonia ha intenzione di riesaminare il conteggio dei voti nelle elezioni presidenziali, che lo scorso mese hanno scosso la scena politica e sociale del paese

Chas Pravdy - 12 Giugno 2025 19:19

Questa decisione è stata presa in risposta a richieste e reclami da parte delle forze dell’opposizione e dei rappresentanti dei candidati, che hanno sottolineato possibili violazioni e anomalie durante il processo di voto. Secondo le informazioni ufficiali, approvate l’11 giugno 2025, la Corte Suprema ha autorizzato un nuovo conteggio dei voti in alcune sezioni elettorali sospettate. Questo passo è stato una reazione dei giudici alle numerose denunce e dichiarazioni riguardanti possibili irregolarità in determinate seggi, in particolare in quelle dove sono stati registrati risultati insoliti o contraddittori. Secondo le dichiarazioni dei rappresentanti della corte, il riconteggio sarà effettuato in 13 commissioni elettorali con l’obiettivo di stabilire il numero reale di voti espressi per i singoli candidati alla presidenza durante il voto del 1° giugno 2025. È previsto che il riconteggio venga eseguito con l’assistenza dei rispettivi tribunali distrettuali, garantendo così una verifica e una conferma dei risultati il più possibile trasparenti e obiettive. Questa decisione è motivata dalla volontà di garantire la trasparenza e la legittimità delle elezioni presidenziali nel paese, poiché anche minori irregolarità durante il computo dei voti possono minare la fiducia dell’opinione pubblica nel processo democratico. Secondo le notizie emerse dai media, già dopo la conclusione del secondo turno delle elezioni sono state sollevate sospetti di anomalie, in particolare in alcune commissioni. Uno di questi casi si è verificato a Bielsko-Biała — si è parlato di alterazioni nei risultati delle votazioni. Le autorità locali confermano che si è verificata una tale anomalia e la spiegano come errori tecnici, ma sottolineano che il caso verrà trasmesso alle forze dell’ordine per ulteriori indagini. Questa è stata la logica conseguenza di precedenti episodi, come quelli a Cracovia, che hanno anch’essi presentato aspetti problematici. Secondo fonti dei media, irregolarità sono state riscontrate in diverse commissioni elettorali, sebbene il loro impatto sul risultato finale sia stato minimo. La differenza tra i due candidati, Krzysztof Nawrocki e Rafał Trzaskowski, era di oltre 369 mila voti. Nawrocki ha ottenuto oltre 10 milioni 606 mila voti, mentre il suo avversario oltre 10 milioni 237 mila. Ciò significa che, anche in presenza di possibili frodi, i loro risultati sono rimasti abbastanza stabili, fornendo basi per conclusioni ferme. Alla luce di questi eventi, il Primo Ministro del paese, Donald Tusk, ha promesso di condurre un’indagine approfondita sulle eventuali irregolarità e frodi di queste elezioni. Secondo le sue parole, il governo farà tutto il possibile per chiarire tutte le circostanze e garantire la trasparenza del processo, considerando l’importanza dell’integrità delle elezioni per la stabilità istituzionale e l’autorità internazionale della Polonia. Sui social network e nelle analisi politiche si discute già dell’impatto di queste nuove decisioni della corte sulla campagna presidenziale e sulla politica interna del paese. Inoltre, gli esperti sottolineano che tali passi testimoniano un crescente interesse per la sicurezza e la trasparenza del processo elettorale in Polonia, aspetti fondamentali per rafforzare le istituzioni democratiche e la fiducia dei cittadini nel sistema elettorale. In aggiunta, questa situazione mette in evidenza la questione della fiducia nei risultati del voto e del ruolo del sistema giudiziario nel garantire la regolarità del processo elettorale. Non manca molto- i risultati del riconteggio devono essere resi pubblici e ufficialmente annunciati nel prossimo futuro, secondo le procedure stabilite. Questi eventi mostrano ancora una volta che nelle democrazie moderne le elezioni sono un settore di importanza cruciale e molto sensibile, che richiede responsabilità e trasparenza massime da parte di tutti gli attori coinvolti.

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