Ecco la traduzione in italiano del testo fornito:

Chas Pravdy - 12 Giugno 2025 19:11

**Fotografie dal ritorno a casa: pubblicato un video dello scambio di prigionieri di guerra tra le nazioni in guerra** Le risorse ufficiali della sicurezza e dell’intelligence ucraina hanno pubblicato dettagliati brani di un’altra vasta operazione di scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia. Il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) e il capo dell’Amministrazione principale dell’intelligence, Kirilo Budanov, hanno reso pubblico un video che cattura il momento del ritorno degli ufficiali militari ucraini alle loro famiglie, avvenuto il 12 giugno. Questo rappresenta un ulteriore passo nel complesso processo di ritorno degli eroi ucraini, che sono stati tenuti in ostaggio dall’aggressore per oltre tre anni. Secondo quanto afferma Kirilo Budanov, in questo scambio tornano a casa un lungo elenco di difensori dell’indipendenza ucraina: ufficiali di fanteria, marinai, paracadutisti, militari della Guardia Nazionale, agenti di frontiera, rappresentanti delle Forze Aeree e della difesa territoriale. Particolarmente significativa è la presenza tra di loro di difensori di Mariupol, catturati oltre tre anni fa e trasferiti nei campi e nelle colonie russi. Sono persone che hanno affrontato le prove più dure e sono tornate a casa con speranza e fiducia nella vittoria. Il vice capo dell’intelligence ha osservato che le autorità statali stanno già preparando la fase successiva dello scambio. Questo processo, senza esagerare, costituisce un passo importante sulla strada del ripristino della giustizia e del ritorno nei propri Paesi dei cittadini ucraini tenuti prigionieri dal nemico. Negli account ufficiali sui social media di Українська Правда (Ukrainska Pravda) è comparso un video esclusivo — un filmato che documenta il processo di scambio di prigionieri. Questa preziosa fonte permette di vedere i volti umani, le emozioni e la tensione del momento, avvenuto il 12 giugno. Le premesse di questo importante passo politico e umanitario risalgono all’inizio di giugno. Durante i negoziati di Istanbul, le delegazioni ucraina e russa hanno raggiunto un accordo per il ritorno di migliaia di corpi di soldati morti. Si parla di "6000 su 6000" — una parità tra i corpi dei soldati ucraini e russi caduti sul campo di battaglia. Nell’ambito di questo processo, le parti hanno anche concordato uno scambio su larga scala “tutti per tutti”, che prevede il ritorno di feriti gravi e giovani militari di età compresa tra 18 e 25 anni. Da inizio giugno è iniziata la 66a fase dello scambio di prigionieri di guerra. Il primo gruppo a tornare in Ucraina dall’inferno russo sono stati giovani difensori di età fino a 25 anni, molti dei quali con gravi ferite e problemi di salute. Il giorno successivo — il 10 giugno — anche altri militari ucraini, avendo attraversato le dure sfide del prigionia russa, hanno avuto l’opportunità di tornare a casa. Qualche giorno dopo, l’11 giugno, sono stati ufficialmente restituiti i corpi di 1.212 difensori dell’Ucraina caduti. Sono le vittime dell’aggressione a cui l’Ucraina rende doverosa e degna omaggio. Secondo il gruppo di coordinamento per le attività di rimpatrio, il conteggio esatto dei corpi liberati e restituiti sarà annunciato al termine di tutto il processo di scambio, per motivi di sicurezza e per considerare tutti i dettagli delle operazioni speciali. Le grandi operazioni di ritorno dei prigionieri sono non solo un’azione umanitaria, ma anche un passo importante nella strategia di ripristino della giustizia e di rafforzamento dello spirito morale del popolo ucraino. Sono simboli di incrollabilità e coraggio, quando gli eroi tornano da colpi di arma e minacce, per riabbracciare la propria terra e continuare la lotta per l’indipendenza e l’integrità dell’Ucraina.

Source