Чoraborgia entrerà ufficialmente nella missione internazionale dell’Unione Europea, finalizzata a fornire aiuti militari all’Ucraina, risultando così un passo importante nel rafforzamento del sostegno europeo ai difensori ucraini nella loro lotta contro l’aggressione russa

Chas Pravdy - 12 Giugno 2025 16:12

Questa decisione è stata adottata durante una riunione del Parlamento del Montenegro, tenutasi dopo quasi nove mesi di discussioni e dibattiti su questo tema. Secondo le informazioni ottenute da fonti di Radio Free Europe e diffuse tramite "European Pravda", 49 deputati su 81 hanno votato a favore della relativa risoluzione, segnando un importante consenso politico attorno a questa scelta. Lo scopo della partecipazione del paese alla missione è rafforzare le capacità difensive dell'Ucraina e allo stesso tempo scoraggiare ulteriori aggressioni da parte della Russia e di eventuali altre minacce da altri stati. Nei documenti si sottolinea che l’obiettivo principale è potenziare la capacità delle forze armate ucraine di difendere la propria integrità territoriale nel rispetto dei confini internazionalmente riconosciuti. Dal punto di vista tecnico, il Ministro della Difesa del Montenegro Dragan Krapović ha chiarito che i militari montenegrini non prenderanno parte diretta ai combattimenti né si troveranno in territorio ucraino. Ha sottolineato: "Voglio che sia assolutamente chiaro. Tutte le attività di questa missione si svolgono all’interno dei paesi dell’UE — in Polonia e in Germania. I nostri militari non prenderanno parte a compiti di combattimento sul suolo ucraino." Tuttavia, nel panorama politico del paese permane una certa tensione. Le forze di opposizione accusano il speaker del parlamento, Andrija Mandić, di tentare di ritardare il processo decisionale, essendo orientato pro-Putin. La fazione politica di Mandić è nota per le critiche all’adesione del Montenegro alla NATO e alle sanzioni imposte dal paese contro la Russia, suscitando contrasti interni in un contesto di cooperazione internazionale. È importante sottolineare che il Montenegro è stato membro dell’Alleanza Atlantica dal 2017, rafforzando significativamente la sua posizione nelle strategie di sicurezza euro-atlantiche. Inoltre, il paese partecipa attivamente alle cosiddette "missioni ucraine", avviate dopo l’invasione russa su vasta scala iniziata nel febbraio 2022. Una di queste, la Missione Europea di assistenza militare all'Ucraina (EUMAM Ukraine), è stata creata il 17 ottobre 2022. La sua finalità è fornire supporto formativo e consulenziale alle forze armate ucraine, finanziata dal Fondo europeo di pace. Attualmente, il mandato di questa missione è stato prorogato fino a novembre 2026. Per quanto riguarda la partecipazione del Montenegro a questa missione, il paese si sta preparando ad aderire alla cosiddetta seconda "missione ucraina" organizzata dalla NATO, che prevede la formazione delle forze ucraine e lo scambio di esperienze all’interno dell’alleanza. Lo scorso 7 febbraio, il Consiglio di difesa e sicurezza del Montenegro ha deciso di coinvolgere parte dell’esercito in questa attività, nota come NATO Support and Assistance to Ukraine (NSATU). È fondamentale evidenziare che tutte le attività di questa iniziativa si svolgono sui territori degli stati membri NATO e sono coordinate direttamente dall’alleanza, che garantisce il controllo e la gestione delle attività preparatorie. La decisione finale sulla partecipazione a questa missione è ancora sotto esame del Parlamento del Montenegro e definirà le prossime mosse del paese. Inoltre, va ricordato che queste e altre iniziative di supporto alla sicurezza si inseriscono in un quadro più ampio di cooperazione tra il Montenegro e le strutture europee. In generale, l’attività della missione dell’UE per fornire assistenza militare all’Ucraina (EUMAM Ukraine), avviata il 17 ottobre 2022, continua e dovrebbe protrarsi fino a novembre 2026, fornendo all’Ucraina il supporto necessario per affrontare le sue complesse sfide militari. L’intenzione del Montenegro di aderire a queste attività testimonia il suo impegno a partecipare più attivamente alla politica di sicurezza europea e internazionale, rafforzando la cooperazione nella difesa e potenzialmente intensificando i suoi legami geopolitici nella regione.

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