L’Ucraina ha riportato a casa 1

Chas Pravdy - 11 Giugno 2025 11:45

212 corpi di eroi deceduti: lo scudo simbolico è stato ricostruito Nell'ambito di una vasta operazione di ritorno dei corpi dei difensori deceduti dello stato, i servizi ucraini hanno completato una nuova fase di rimpatrio. Secondo i dati ufficiali del Supporto di Coordinamento per la gestione dei prigionieri di guerra, è riuscito a trasportare e consegnare alla parte ucraina i corpi di 1.212 difensori caduti che, a costo della propria vita, hanno difeso l'indipendenza e la sovranità dell'Ucraina nelle zone più calde del fronte. Questo rappresenta un passo importante nel cammino per onorare la memoria e garantire un giusto rispetto agli eroi caduti nella lotta per la nazione. La fonte di questa informazione è un rappresentante ufficiale del Supporto di Coordinamento, che sottolinea come il lavoro operativo di restituzione dei corpi sia stato svolto in stretta collaborazione tra diversi enti e partner internazionali. Tra le organizzazioni coinvolte vi sono il Servizio di Sicurezza dell'Ucraina, il Ministero dell'Interno, le Forze Armate dell'Ucraina, l'Ufficio del Commissario della Verkhovna Rada per i diritti umani, nonché rappresentanti del Segretariato del Commissario per le persone scomparse in circostanze straordinarie e del Servizio statale per le emergenze. Grazie a uno sforzo coordinato e al sostegno attivo di organizzazioni umanitarie internazionali, tra cui il Comitato Internazionale della Croce Rossa, è stato possibile riportare a casa i corpi dei nostri eroi caduti in diversi territori. In totale, è stato possibile rintracciare e restituire il corpo di un difensore caduto proveniente da alcune regioni dell'Ucraina colpite dalle ostilità: la regione di Курськ, Kharkiv, Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Ciò testimonia il lavoro continuo e coordinato delle forze dell'ordine, dei volontari e dei partner internazionali, che prosegue sin dal primo giorno dell'invasione su vasta scala della Russia. Con sforzi comuni si riesce non soltanto a rimpatriare i defunti ma anche a identificare i loro nomi e circostanze del decesso. Nell'ultima fase del lavoro vengono condotte indagini che consentiranno di stabilire con precisione l’identità di ciascuno dei caduti, di determinare le cause della morte e di raccogliere la documentazione necessaria. Insieme agli esperti, si affronta un enorme volume di informazioni per identificare il più rapidamente e precisamente possibile ogni eroe che ha lasciato questo mondo nella lotta per l'indipendenza dell'Ucraina. Questo rappresenta un passo importante non solo per le famiglie dei defunti, ma per l'intera società, poiché ognuno di essi è un vero simbolo di eroismo e resilienza del popolo ucraino. In generale, il processo di restituzione dei corpi si svolge con completa trasparenza e con un alto livello di coordinamento, permettendo di minimizzare eventuali complicazioni. Le autorità, le forze dell'ordine e i partner internazionali insistono sul fatto che ogni ucraino caduto in battaglia ha diritto a un'adeguata cerimonia di commiato e di memoria. Per questo motivo, questa operazione rappresenta non solo un processo tecnico, ma anche un dovere morale e nazionale di tutte le strutture coinvolte. Si esprime la convinzione che, grazie a un approccio ponderato e mirato, il lavoro si concluderà nei prossimi giorni, e i nomi di ogni vittima saranno restituiti alle loro famiglie e ai loro cari. In conclusione, si può riassumere che il ritorno di 1.212 corpi in questo difficile periodo è non solo un atto di umanità e giustizia, ma anche un simbolo della memoria eterna degli eroi dell'Ucraina, un esempio di unità e coraggio del nostro popolo nella lotta per la libertà e l'indipendenza.

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