Le forze di occupazione russe hanno nuovamente effettuato un attacco su larga scala contro il territorio ucraino, utilizzando razzi e veicoli senza equipaggio nel tentativo di danneggiare le nostre forze di difesa

Chas Pravdy - 11 Giugno 2025 07:35

Nella notte tra l’10 e l’11 giugno, dal territorio dell’aggressore sono stati lanciati un missile balistico Iskander-M e 85 droni d’attacco di vari modelli, tra cui i diffusamente impiegati droni Shahed, suscitando una crescente preoccupazione tra le forze armate ucraine e i civili. Secondo i dati delle Forze aeree delle Forze armate dell’Ucraina, alle 8:00 del mattino, le forze di difesa antiaerea ucraine hanno neutralizzato efficacemente 49 dei 85 droni nemici, diretti in tutte le regioni del paese — a est, a sud, a nord e al centro. Ciò è stato possibile grazie a un lavoro coordinato delle unità di aviazione ucraine, dei complessi di razzi antiaerei e dei sistemi di guerra elettronica. In totale, sono stati abbattuti 40 droni con sistemi d’arma e altri 9 sono stati soppressi o persi a causa delle interferenze elettroniche (REE). Nel frattempo, le forze attaccanti sono riuscite a compiere 14 attacchi mirati, provocando danni a infrastrutture nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Odessa. Frammenti di rottami sono caduti in due località, suscitando ulteriori timori per possibili danni tra le comunità locali. Le unità delle Forze aeree dichiarano che l’attacco notturno è stato respinto grazie all’efficace lavoro dei sistemi di aviazione, dei complessi antiaerei e delle apparecchiature di guerra elettronica. In un contesto di aumento degli attacchi russi, le forze ucraine hanno mobilitato tutte le risorse disponibili per prevenire un attacco massiccio e proteggere i civili. Questo attacco notturno conferma ancora una volta la tendenza all’aumento delle attività militari russe in un’ottica di escalation e di diffusione della strategia di impiego di sistemi senza pilota per coprire le operazioni di terra. l’Ucraina continua a migliorare la propria difesa antiacereo per far fronte a queste sfide e mantenere il controllo sul proprio spazio aereo. È evidente che la minaccia rappresentata dai sistemi senza pilota rimane una delle priorità più urgenti nel contesto della lotta per la sicurezza e la sovranità dei territori ucraini.

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