Il Commissariato Generale delle Forze Armate dell’Ucraina ha confermato l’ordigno di un potente attacco contro uno dei più grandi obiettivi industriali militari della Russia — lo stabilimento di polveri a Tambov, in Russia
Le informazioni su questa operazione sono apparse nella notte dell’11 giugno, quando le unità ucraine, operanti in collaborazione con sistemi senza pilota e altri componenti delle forze di difesa, hanno condotto un attacco mirato a obiettivi strategici nel territorio russo, con l’obiettivo di ridurre le risorse belliche del paese aggressore. Secondo il Comando Generale, queste azioni fanno parte di una strategia volta a diminuire la capacità della Russia di soddisfare i bisogni della sua macchina militare, in particolare nella produzione di esplosivi e munizioni. Come risultato dell’attacco, gli obiettivi sono stati colpiti con estrema forza, con particolare evidenza a un incendio di vasta portata nell’area dello stabilimento di polveri di Tambov — uno dei principali impianti dell’industria militare russa, che svolge un ruolo chiave nella produzione di munizioni per le forze armate RF. Questo impianto produce un’ampia gamma di prodotti: polveri per armi da fuoco, sistemi d’artiglieria, razzi e veicoli a propulsione, oltre al cloxilina — una sostanza chimica usata nella creazione di numerosi esplosivi e munizioni. Proprio attraverso questa infrastruttura strategica, la Russia riceve componenti per mantenere la sua macchina militare, che ha subito gravi danni a seguito dell’operazione speciale ucraina. Oltre all’attacco allo stabilimento di polveri di Tambov, le forze ucraine hanno confermato una serie di esplosioni in aree contenenti depositi di munizioni. In particolare, sono stati registrati esplosioni nel distretto del deposito della 106ª divisione aerotrasportata nella regione di Kursk, e anche nell’area dell’aeroporto di Buturlinovka nella regione di Voronezh — un altro punto strategico importante per l’industria militare russa. I risultati di questi attacchi sono ancora in fase di definizione, ma è già evidente che hanno inflitto un duro colpo alle principali catene logistiche e di produzione della Federazione Russa. Questo rappresenta una parte integrante delle azioni costanti delle forze armate ucraine — sforzi finalizzati a esaurire il potenziale militare ed economico della RF e come un segnale chiaro per il Cremlino, secondo cui i paesi aggressori non hanno retroterra sicuro e non possono ignorare la difesa dell’Ucraina. Nel Comando Generale si sottolinea: «Le forze di difesa continuano ad adottare tutte le possibili misure per indebolire il potenziale militare ed economico degli occupanti russi e costringerli a cessare l’aggressione armata contro l’Ucraina». Questa audace pressione continua a ridurre le capacità di combattimento della Russia, costringendo gli occupanti a spendere sempre più forze e risorse per riparare i danni causati dai nostri attacchi riusciti, creando di conseguenza una pressione aggiuntiva sui loro sistemi militari ed economici.