A Bruxelles la situazione intorno al nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia rimane tranquilla, nonostante le minacce del premier slovacco Robert Fico di bloccarne l’adozione
I rappresentanti ufficiali della Commissione Europea e dei circoli diplomatici cercano di ridurre la tensione sottolineando che tutti i processi in questa direzione procedono secondo il piano e non perdono la loro gradualità. La portavoce principale della Commissione Europea, Paola Pínio, durante un briefing l’11 giugno a Bruxelles ha sottolineato che la CE si basa completamente sul principio di unanimità nel decision-making delle sanzioni e cerca di assicurare l’approvazione definitiva del 18° pacchetto di sanzioni contro la RF. Ha riferito che il team della Commissione Europea prevede di discutere personalmente con le autorità slovacche le loro preoccupazioni riguardo alle possibili conseguenze negative per il settore energetico del paese, in relazione a un’eventuale interruzione delle forniture di risorse energetiche russe all’interno del mercato energetico unico dell’UE. Pínio ha commentato la dichiarazione del premier slovacco Robert Fico, che ha annunciato la sua disponibilità a bloccare il 18° pacchetto di sanzioni nel caso in cui l’Unione Europea non proponga soluzioni efficaci per superare le future difficoltà che potrebbero sorgere in Slovacchia dopo l’introduzione di un embargo totale contro le risorse energetiche russe. “Tutti i 17 pacchetti di sanzioni precedenti sono stati approvati all’unanimità da tutti i 27 Stati membri dell’UE. Questo rappresenta un valore imprescindibile per l’unità della Comunità e, fino al 18°, vogliamo mantenere questo stesso approccio”, ha enfatizzato Pínio. Ha aggiunto che la Commissione Europea conducono attivamente un dialogo con tutti gli Stati membri per trovare soluzioni di compromesso e rimuovere eventuali ostacoli all’adozione di ulteriori misure sanzionatorie. “Stiamo facendo il nostro lavoro — portiamo avanti discussioni e negoziazioni, cerchiamo soluzioni ai possibili problemi, per garantire l’unanimità e il successo nell’implementazione completa delle sanzioni”, ha concluso la rappresentante dell’esecutivo europeo. Nel contesto di dichiarazioni politiche e minacce, Bruxelles sottolinea che l’obiettivo principale è mantenere la continuità e l’unità della politica sanzionatoria, poiché questa costituisce una componente chiave della strategia di pressione dell’UE sulla Russia in risposta alle sue azioni aggressive. I partecipanti alle discussioni sono convinti che qualsiasi tentativo da parte di singoli Stati membri di sabotare l’accordo sarà quasi certamente destinato al fallimento, poiché il sostegno e la solidarietà di tutti i 27 Stati membri garantiscono l’integrità della politica europea nei confronti della RF. La fonte dell’informazione — “European Pravda” — evidenzia che finora i rappresentanti ufficiali della Commissione UE insistono nel chiamare a uno sforzo comune, rifiutando di cedere alle provocazioni e ai giochi politici di alcuni politici. In combinazione con l’obiettivo di stabilità economica e di sicurezza energetica, questo crea le premesse per una spinta decisa e coerente alla politica sanzionatoria dell’Unione Europea, nonostante alcune voci alte a livello politico che cercano di trarne un vantaggio politico. Pertanto, la Commissione Europea continuerà a sostenere l’unità, il dialogo e la ricerca di compromessi, sottolineando che le questioni controverse saranno risolte tramite negoziati e decisioni condivise, in grado di garantire l’integrità della politica sanzionatoria e di continuare la pressione sul paese aggressore, nell’ambito del sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina e alla stabilità della regione.