Ungheria RICONOSCE: ORBAN STA FACENDO SVANIRE LA PRESUNTA MALVAGITÀ ESTREMA DI RUSSIA, PREVEDENDO L’IMPOSSIBILITÀ DI UN ATTACCO IMPERSONALE CONTRO LA NATO

Chas Pravdy - 09 Giugno 2025 12:36

Il premier ungherese Viktor Orbán, durante un’intervista recente alla televisione francese LCI, ha fatto alcune affermazioni sensazionali riguardo lo stato attuale della guerra tra Russia e Ucraina, il ruolo della Russia nel confronto geopolitico e le prospettive di diffusione del conflitto oltre l’Ucraina. Secondo lui, Mosca attualmente non è in grado di portare un’aggressione su vasta scala, in grado di minacciare i paesi NATO, poiché, a suo avviso, la Russia non sarebbe nemmeno in grado di sconfiggere definitivamente l’Ucraina, che, secondo il premier ungherese, “perderà la guerra”, ma non a causa dell’incapacità delle proprie azioni militari. «La Russia si è dimostrata troppo debole per avviare una manovra su larga scala contro l’alleanza. Non riusciranno nemmeno a sconfiggere l’Ucraina, quindi non possono minacciare direttamente i paesi NATO», — ha dichiarato Orbán. Queste parole sono state pronunciate in un contesto di preoccupazione generale riguardo alla potenziale diffusione del conflitto, tuttavia egli è convinto che un’invasione su vasta scala della Russia in Europa o nei territori dei membri NATO sia attualmente uno scenario poco probabile. Tuttavia, in risposta alla domanda sulla possibile escalation del conflitto o sulla sua diffusione oltre l’Ucraina, Orbán ha affermato che nella situazione attuale non cambierà molto a favore dell’Ucraina e che il conflitto stesso molto probabilmente si concluderà con la sconfitta dell’Ucraina nel prossimo futuro. «L’Ucraina, purtroppo, perderà la guerra», — ha sottolineato. Ma allo stesso tempo, secondo lui, la decisione finale di cessare le ostilità deve essere presa politicamente da Russia e Stati Uniti, poiché in Europa e in Ucraina non sembrano avere la possibilità di trovare un accordo. «L’Ucraina subirà una sconfitta, e questa sconfitta sarà da accettare. I paesi europei e l’Ucraina devono rendersi conto che la risoluzione del conflitto può avvenire solo attraverso negociazioni dirette tra Mosca e Washington, poiché questo determinerà il destino di questa guerra», — ha commentato Orbán. Questi commenti aggiungono un nuovo elemento alle sue precedenti dichiarazioni, poiché in passato aveva più volte sottolineato come la politica dell’Occidente verso l’Ucraina creasse il rischio di escalation e addirittura potesse sfociare in una Terza guerra mondiale. Orbán è noto per la sua posizione pragmaticamente ambigua e talvolta contraddittoria riguardo alle questioni internazionali, caratterizzata da una tendenza verso l’indipendenza ideologica dai principi generalmente accettati dall’Europa e dagli Stati Uniti. Recentemente ha anche evidenziato che l’Ucraina è praticamente “escluse” dalla possibilità di entrare nell’Unione Europea a causa di ostacoli interni ed esterni, e durante le sue affermazioni sulla NATO ha sottolineato che le questioni relative alla sua adesione sono ancora aperte. In mezzo a queste dichiarazioni senza precedenti, è difficile ignorare la crescente tensione nella regione e le mosse politiche del leader ungherese, che cerca contemporaneamente di mantenere un equilibrio tra diplomazia geopolitica e la sua posizione interna nel contesto della guerra. Le sue parole sembrano suggerire un possibile cambio di tono nella posizione di Bruxelles e degli altri attori chiave dell’Europa Occidentale riguardo al conflitto in Ucraina, suscitando ampi dibattiti sia tra gli ambienti politici che tra gli analisti delle relazioni internazionali sulla reale volontà e strategia dell’Ungheria in questa difficile situazione. Qualunque siano le intenzioni, le affermazioni di Orbán evidenziano che, nonostante la illusoria sicurezza sulla debolezza della macchina militare russa e il conflitto di interessi interno alla comunità internazionale, la risoluzione del conflitto tra Ucraina e Russia rimane il compito più complesso e meno prevedibile della diplomazia moderna.

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