Il Segretario Generale della NATO avverte: la Russia potrebbe attaccare l’Alleanza già nei prossimi cinque anni

Chas Pravdy - 09 Giugno 2025 19:42

In un contesto di tensione internazionale attuale e di sfide di sicurezza globali, si pone con urgenza la questione di una possibile aggressione della Russia nei confronti dei paesi membri della NATO. Il Segretario Generale dell’Alleanza Nordatlantica, Jens Stoltenberg, intervenendo di recente a un evento a Londra, ha formulato una previsione chiara e preoccupante: a causa dell’aumento delle capacità militari della Russia, quest’ultima potrebbe molto probabilmente passare a un attacco diretto ai paesi NATO già nei prossimi cinque anni. Questa dichiarazione è un chiaro segnale della serietà delle attuali tendenze nel settore della sicurezza globale. Secondo Stoltenberg, la Russia, ampliando attivamente le proprie possibilità militari, raggiungerà un livello tale da rendere un attacco contro le nazioni occidentali una minaccia reale, da concretizzarsi nel breve o medio termine. Egli ha sottolineato inoltre che la situazione si complica dal fatto che il paese aggressore agisce non isolatamente, ma formando un’alleanza strategica con Cina, Iran e Corea del Nord, il che potenzia ulteriormente le sue capacità militari e strategiche. Stoltenberg ha evidenziato che la Russia sta attualmente rafforzando attivamente le proprie forze armate, utilizzando tecnologie avanzate derivanti dalla Cina, e sta già producendo più armamenti di quanto si era previso in precedenza. In particolare, ha sottolineato che in soli tre mesi i produttori russi generano un quantitativo di munizioni equivalente alla produzione annuale di tutti i paesi dell’Alleanza. Ha inoltre fornito dati sui piani dell’industria militare russa: entro la fine di quest’anno si prevede la produzione di 1500 carri armati, 3000 veicoli corazzati e 200 sistemi missilistici "Iskander". Secondo Stoltenberg, nulla va nascosto — l’attuale equilibrio militare russo non rappresenta solo potenziale, ma una vera minaccia che va presa sul serio. Ha sottolineato che l’esercito russo contemporaneo punta su armi di alta tecnologia, in grado di muoversi a velocità decine di volte superiori a quella del suono. Ciò significa che le distanze tra le capitali europee potrebbero ridursi rapidamente, portando a uno scontro più vicino che mai prima. In questo contesto, Stoltenberg ha affermato che "non ci sono più Est e Ovest — c’è solo la NATO", la quale deve mobilitarsi e reagire a questa nuova realtà, che costituisce una minaccia non solo per la sicurezza di singoli paesi, ma dell’intero continente. Come ha sottolineato il segretario generale della NATO, la situazione richiede maggiore attenzione e un’accelerazione delle misure di difesa. Innsit, ha fatto appello ad intensificare la difesa collettiva al fianco orientale dell’Alleanza, poiché là si concentra la principale tensione attuale. Nel frattempo, alte autorità dell’UE e dei servizi di intelligence occidentali hanno confermato ancora una volta che Mosca e Teheran non nascondono le proprie ambizioni riguardo a scenari militari futuri. In particolare, il Commissario europeo alla difesa, Jens Kübler, citando intelligence dei servizi segreti, ha affermato che la Russia sta considerando la possibilità di un’aggressione aperta contro i paesi membri dell’UE già nei prossimi anni. Secondo lui, la Russia si percepisce come parte di un conflitto sistemico con l’Occidente ed è pienamente pronta per una guerra su larga scala con la NATO. Ciò indica un elevato livello di tensione e la necessità di misure preventive per contenere un’eventuale aggressione. Va inoltre segnalato che l’intelligence tedesca ha attivamente avvertito che un nuovo livello di confronto tra Russia e Occidente potrebbe portare a una campagna militare su vasta scala, e che ora più che mai è cruciale evitare un’escalation ulteriore. In un’intervista con Kübler, si evidenzia che la prospettiva di pace in Ucraina e di stabilità regionale dipende direttamente dalla capacità di frenare l’aggressore. Secondo lui, un allentamento progressivo del conflitto o la sua completa risoluzione sono impossibili senza un aumento della prontezza militare e sforzi diplomatici strategici. In conclusione, questa analisi rende sempre più evidente un quadro futuro inquietante. Le conclusioni sono chiare: la Russia continua ad aumentare il proprio potenziale militare, e la sua produzione industriale in corsa, le nuove tecnologie e i piani strategici militari rendono la questione della preparazione della difesa della NATO e dell’UE ancora più attuale. Considerando la gravità della situazione, i paesi leader dell’Alleanza devono coordinare rapidamente le proprie azioni per rispondere informatamente ed efficacemente a una possibile aggressione, che potrebbe verificarsi già nei prossimi anni. Ogni ritardo potrebbe costare decine di migliaia di vite umane e la sicurezza di tutto il continente.

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