Il presidente dell’Estonia, Alar Karis, ha chiamato a un approccio ponderato e a lungo termine riguardo alla possibile adesione dell’Ucraina alla NATO, sottolineando che la prospettiva di integrazione di Kiev nell’alleanza è assolutamente realistica in futuro, indipendentemente dalle attuali difficoltà politiche e dalle dichiarazioni ambigue sulla scena internazionale

Chas Pravdy - 09 Giugno 2025 08:17

In un’intervista alla televisione lituana LRT, Karis ha evidenziato l’importanza di non lasciarsi scoraggiare a causa della mancanza di unanimità nella volontà politica tra gli alleati al momento. In particolare, gli è stato chiesto della probabilità che l’Ucraina diventi membro della NATO, considerando che negli Stati Uniti, uno dei principali attori in questo sistema, attualmente esiste esitazione, espressa anche dall’ex presidente Donald Trump, riguardo alla possibilità che Kiev si unisca all’alleanza. "Ricordate che noi, Estonia, abbiamo iniziato a parlare di adesione alla NATO ancora nei tempi in cui sui nostri territori erano schierate truppe russe, e non tutti credevano che Estonia, Lettonia e Lituania sarebbero mai diventate membri a pieno titolo dell’alleanza. Ma oggi questa è una realtà. Siamo membri della NATO e partner attivi", ha sottolineato il presidente Karis. Ha inoltre osservato che Finlandia e Svezia hanno recentemente concluso un lungo periodo di neutralità e si sono unite alla NATO, rafforzando ulteriormente il loro impegno nei confronti della comunità di sicurezza. Karis ha aggiunto che anche l’Ucraina necessita di garanzie di sicurezza. Secondo lui, il futuro a lungo termine del paese in un sistema di difesa collettiva è del tutto possibile. "Siamo certi che l’Ucraina diventerà infine membro della NATO. È una questione di tempo e di sforzi condivisi", ha affermato il leader estone. Il prossimo anno, l’Estonia prevede di aumentare significativamente le proprie spese per la difesa, destinando oltre il 5% del prodotto interno lordo a questo settore, in linea con le raccomandazioni della NATO. Il ministro della Difesa dell’Estonia, Hanno Pefkur, ha espresso la convinzione che per i paesi membri dell’alleanza sia completamente realistico raggiungere l’obiettivo di spendere il 2% e persino il 5% del PIL in difesa entro cinque anni. Questo orientamento dimostra la volontà dell’Estonia di rafforzare la propria capacità di difesa di fronte alle sfide attuali. La questione sul futuro dell’Ucraina in NATO e sulla politica futura dell’alleanza, in particolare circa il numero e la natura delle garanzie di sicurezza offerte all’Ucraina, rimane tra le priorità chiave nell’agenda della politica internazionale. Numerosi esperti e analisti osservano che, nonostante la situazione complessa attuale, le prospettive a lungo termine di integrazione dell’Ucraina nella NATO sono assolutamente realistiche, soprattutto considerando la progressiva mobilitazione dei paesi dell’Europa orientale verso una maggiore collaborazione e rafforzamento delle alleanze di difesa. In questo contesto, vale anche la pena ricordare il prossimo vertice NATO a L’Aia, dove non si discuteranno solo le misure di supporto di sicurezza all’Ucraina, ma anche compromessi e decisioni strategiche che influenzeranno il futuro dell’alleanza e, direttamente, la sicurezza dell’intera regione.

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