Nella regione di Tula si segnalano possibili incidenti presso la fabbrica chimica russa “Azot” a Novomoskovsk – i social network e le fonti indipendenti confermano che l’impianto avrebbe subito un colpo da parte di un veicolo aereo senza equipaggio, causando un vasto incendio

Chas Pravdy - 08 Giugno 2025 00:46

Questa notizia si è rapidamente diffusa nei gruppi russi e nei canali Telegram, suscitando discussioni e supposizioni sull'entità e le conseguenze dell'incidente. Secondo le informazioni apparse sui social media e fonti indipendenti, si sarebbe udita almeno un’esplosione in città. I residenti locali affermano di aver udito da cinque a otto scoppi rumorosi, facendo salire l’attenzione pubblica. Tuttavia, i dettagli sul tipo e il luogo dell'evento sono ancora in fase di verifica, ma secondo le prime informazioni uno dei droni, presumibilmente un veicolo aereo senza pilota, avrebbe miratamente colpito il complesso produttivo dell’impianto chimico "Azot". L’aspetto allarmante di queste notizie è stato confermato anche dai canali Telegram, che si basano su testimonianze di residenti di Novomoskovsk, situata nella regione di Tula. Si sa che l’incidente si sarebbe verificato nella notte tra il 23 e il 24 maggio, e sono ancora in corso operazioni di ricerca e accertamento riguardo all’entità e alle cause dell’incidente. È noto che l’incendio nell’impianto è già stato domato o è sotto controllo, ma le immagini dei danni e dei possibili effetti ambientali sono ancora in fase di analisi. Secondo le informazioni ufficiali diffuse dal sito dell’azienda, la società azionista di Novomoskovsk "Azot" è uno dei maggiori produttori di ammoniaca e fertilizzanti azotati in Russia. Essa ricopre un ruolo importante nell’industria chimica del paese, producendo una vasta gamma di prodotti – dai fertilizzanti minerali e ammoniaca a plastiche organiche, resine, cloro, soda caustica, cloruro di calcio, acido nitrico concentrato e ad alta purezza, oltre a gas argon e metanolo. In precedenza, nella notte tra il 23 e il 24 maggio, l’impianto era già stato oggetto di attacchi da parte di droni, suscitando ampia risonanza nei media e tra gli attivisti ambientali. Tuttavia, in quel caso, le informazioni sulla portata e le conseguenze erano limitate, mentre questo nuovo incidente potrebbe indicare un’ulteriore escalation delle tensioni sulla sicurezza delle infrastrutture critiche nella regione. In generale, la situazione desta preoccupazione a causa del possibile rilascio di sostanze pericolose, dei rischi per l’ambiente e la popolazione, nonché della natura deliberata di questi attacchi, ponendo domande sulla sicurezza degli impianti chimici in Russia. I dettagli dell’incidente e i commenti ufficiali sono ancora attesi dalle autorità competenti e dalla direzione dell’azienda, ma è già chiaro che la questione della sicurezza nella regione rimarrà un tema rilevante nelle prossime settimane.

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