Зеленський ha confermato: l’operazione “Ragnatela” è stata realizzata esclusivamente con armi ucraine, senza alcun aiuto dai alleati

L'Ucraina ha rafforzato le sue difese e ha colpito obiettivi strategici in Russia, portando a termine un'ampia operazione speciale chiamata "Ragnatela". Dopo aver lanciato con successo attacchi contro l'aviazione russa, distruggendo i principali bombardieri strategici in diversi aeroporti russi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato una dichiarazione importante in un'intervista per il canale televisivo americano ABC News. Il capo dello stato ha sottolineato che le forze ucraine hanno utilizzato esclusivamente le proprie armi, e che le apparecchiature impiegate durante l'operazione provenivano esclusivamente dal loro inventario, senza essere state ottenute da scorte alleate o di altri paesi. "Desideravo molto che tutti gli sforzi fossero concentrati solo sulle nostre armi — ha detto Zelensky. — Questo è stato un punto fondamentale, e posso assicurare che la distinzione in questo ambito è stata assolutamente chiara. Abbiamo usato esclusivamente ciò che produciamo noi stessi e non abbiamo impiegato tecnologie o equipaggiamenti provenienti da altri, dai nostri partner internazionali o alleati." Il presidente ucraino ha anche evidenziato alcuni dettagli dell'operazione, sottolineando che i conducenti russi e le persone che trasportavano roulotte e diversi container non avevano idea che all’interno di questi oggetti fossero nascosti droni spia avanzati o armi per colpire strategici obiettivi con precisione. Ciò dimostra un alto livello di abilità nei servizi speciali ucraini nel condurre operazioni segrete, complicando le possibilità di contrasto da parte del nemico. Ricordiamo che l'operazione "Ragnatela" è stata condotta il 1° giugno dal Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (SBU) ed è stato uno dei più efficaci attacchi contro l'aviazione russa dall'inizio delle ostilità. Secondo il capo dell'SBU, Vasyl Maliuk, circa il 34% delle forze aerospaziali strategiche dispiegate su quattro aeroporti chiave in Russia sono state distrutte. Questo ha rappresentato una notevole componente del sistema di difesa strategica dello stato aggredito e si spera che abbia rafforzato significativamente le posizioni dell'Ucraina in questa guerra. Viene inoltre evidenziato che questa operazione ha rappresentato un momento cruciale nella strategia di pressione posizionale sulla Russia e sulle sue capacità militari. Grazie all’uso di tecnologie avanzate e a una pianificazione accurata, i tecnici ucraini sono riusciti non solo a colpire gli obiettivi, ma anche a minimizzare i rischi per i militari e i civili. In generale, secondo Zelensky, questa operazione è un’altra prova del fatto che le forze ucraine sono in grado di compiere azioni ad alto contenuto tecnologico ed efficaci, rimanendo indipendenti dall’aiuto internazionale in termini di armi e attrezzature. Ha sottolineato: "Volevamo agire in modo che le nostre capacità fossero il più possibile autosufficienti. Questo è importante per preservare la nostra indipendenza e sovranità in questa guerra."