Розсекречення операції «La Ragnatela»: come il SBU ha mostrato il percorso di un drone FPV dall lancio alla neutralizzazione di un aereo strategico russo

Chas Pravdy - 07 Giugno 2025 15:52

Il Servizio di Sicurezza dell'Ucraina continua a ispirare esempi luminosi di efficace contrasto all'aggressione russa, diffondendo un nuovo video che mostra il percorso completo di un veicolo aereo speciale, diventato elemento chiave nella controffensiva contro il nemico. Nell'ambito dell'operazione con il nome in codice «La Ragnatela», i servizi segreti ucraini hanno mostrato come i droni FPV ucraini sono riusciti a penetrare nel territorio tradizionalmente sotto controllo dell'aviazione russa e a colpire un obiettivo strategicamente importante — il bombardiere strategico russo Ту-22М3, presso l'aeroporto russo di «Belaja». Il nuovo video, condiviso dal SBU il 7 giugno 2025, documenta dettagliatamente tutte le fasi del volo di uno dei droni — dall'elevazione dal tetto di un edificio residenziale multipiano a Kiev, alla penetrazione nel territorio nemico, fino all'annientamento totale dell'obiettivo presso l'aeroporto russo. Le immagini mostrano come il drone FPV abbia percorso una notevole distanza, passando quasi senza ostacoli la linea di difesa e penetrando direttamente nel sito dell'aeronautica russa, dove si svolgevano altri attacchi a velivoli e veicoli militari. Si può sottolineare che questa operazione speciale è stata uno degli atti più impressionanti della tattica di controoffensiva ucraina, specialmente come parte di una serie di attacchi di maggior calibro contro le basi aeree militari russe. Secondo le fonti operative, nell'ambito dell'operazione «La Ragnatela» sono state colpite immediatamente quattro basi aeree strategiche russe — «Olenja», «Ivanovo», «Djegilevo» e «Belaja». Questi sono nodi fondamentali per il supporto del gruppo aereo russo, che effettua regolarmente attacchi contro città e villaggi pacifici in Ucraina. Secondo le stime del SBU, il valore delle apparecchiature distrutte o danneggiate durante questa operazione supera i 7 miliardi di dollari statunitensi. Tra le apparecchiature colpite figurano diversi tipi di aerei, tra cui i strategici «A-50», «Tupolev-95», «Tupolev-22», «Tupolev-160», così come aerei di trasporto come «An-12» e «Il-78». È importante evidenziare che le perdite dell'avversario nel settore dell'aviazione ammontano a 41 unità — un colpo significativo al potenziale militare delle forze armate russe. I risultati dell'operazione «La Ragnatela» testimoniano l'alta competenza tecnica dei servizi segreti ucraini e la coerenza nell'applicazione di tecnologie UAV avanzate per raggiungere obiettivi strategici in questa guerra in corso. Le registrazioni video e le intelligence confermano che azioni ben coordinate consentono non solo di arrecare danni all'avversario con armi di precisione, ma anche di dimostrare al mondo la capacità dell'Ucraina di difendere la propria indipendenza e integrità territoriale. Questa operazione ha inviato un potente messaggio alle forze militari russe e al pubblico interno, dimostrando che la difesa ucraina è in grado di distruggere infrastrutture militari strategiche nemiche anche in profondità nel territorio. Allo stesso tempo, essa sottolinea l'importanza di ulteriori soluzioni innovative nel campo delle tecnologie UAV, che possono cambiare significativamente l'andamento della guerra, riducendo i rischi per i militari ucraini e aumentando la pressione sul nemico. In conclusione, la pubblicazione del video e dei dettagli dell'operazione «La Ragnatela» rappresentano una nuova fase della guerra informativa e un rafforzamento degli obiettivi strategici della difesa ucraina. Secondo gli esperti, questa operazione di successo dimostra che tecnologie moderne e azioni responsabili dei servizi segreti sono in grado di cambiare le regole del gioco anche nelle condizioni più difficili del conflitto armato. l'Ucraina dimostra al mondo di essere in prima linea in una rivoluzione tecnologica e militare, trasformando il conflitto quotidiano in una vera battaglia per libertà e indipendenza.

Source