Le forze di intelligence russe violano nuovamente lo spazio aereo europeo: questa volta nel Mar Baltico
L'incidente ha portato a un aumento delle misure di risposta da parte degli alleati, in particolare della Luftwaffe tedesca, che ha sollevato caccia per monitorare e controllare la situazione. La escalation delle tensioni nella regione del Mar Baltico prosegue. Secondo fonti, un aereo da ricognizione di produzione russa, di tipo Il-20, appartenente alle forze aeree militari russe, ha di nuovo violato lo spazio aereo internazionale nella regione. Secondo rappresentanti della Bundeswehr, l’aereo si trovava in acque neutrali, ma si rifiutava di trasmettere segnali di identificazione e non ha risposto alle comunicazioni, suscitando forte preoccupazione NATO e nei vertici tedeschi. In risposta a questa situazione, le forze armate tedesche hanno immediatamente sollevato due Eurofighter dal base aeroportuale di Rostock-Laage. Questo è stato il sesto volo di combattimento della Luftwaffe nel 2025, volto a monitorare e identificare l’aereo russo operante in una zona vietata. L’incidente evidenzia ancora una volta l’aumentare delle tensioni nella regione, dove le interazioni tra Russia e i paesi della NATO restano tese, con frequenti controlli e verifiche. La situazione intorno al Mar Baltico è attualmente considerata una delle più critiche degli ultimi mesi. Oltre a queste violazioni, nella regione si registrano tentativi di ricognizione illegale e possibili atti di sabotage, in linea con la natura moderna della guerra ibrida. Solo nella prima settimana di maggio, i piloti alleati sono decollati quattro volte per intercettare e identificare velivoli russi — in particolare quando spia o anche bombardieri strategici violavano le regole di volo stabilite sopra le acque marine. Va sottolineato che, oltre all’incidente con l’Il-20 russo, la settimana scorsa i caccia polacchi hanno intercettato un bombardiere Su-24 russo nello spazio aereo internazionale vicino alla costa baltica. Ciò conferma ancora una volta l’aumento dell’attività militare russa nella regione, nonché l’andamento crescente delle tensioni, che crea potenziali rischi per la sicurezza e la stabilità generale. Tutti questi eventi testimoniano l’aumento della attività militare nel Baltico, suscitando preoccupazione non solo nei paesi della regione, ma nell’intero grande alleato. Allo stesso tempo, analisti e esperti militari sottolineano che tale escalation fa parte di una strategia più ampia della Russia volta a mostrare forza e a generare tensione tra i paesi europei e la NATO, con lo scopo potenziale di destabilizzare la situazione e aumentare la pressione sulle strutture di sicurezza europee. Attualmente, i leader militari e politici degli alleati rimangono in allerta, aggiornando costantemente i piani di risposta a qualsiasi nuova provocazione. Essi sottolineano l’importanza di rafforzare il regime di polizia aerea sulla regione e di mantenere l’unità nel rispondere alle minacce provenienti dalle forze russe. Contemporaneamente, gli analisti invocano un rafforzamento delle relazioni di partenariato e uno sforzo diplomatico maggiore per prevenire possibili escalation del conflitto, poiché la situazione intorno al Baltico accelera rapidamente e richiede la massima cautela e azioni coordinate da parte di tutta la comunità europea.