Ecco la traduzione del testo in italiano:

Nel spazio informativo ucraino è esplosa una notizia di grande rilievo: secondo le parole del presidente Volodymyr Zelenskyy, nel prossimo fine settimana è prevista una vasta operazione di scambio di prigionieri di guerra in due fasi tra Ucraina e Russia. Per i dettagli, questo processo dovrebbe diventare uno dei più grandi degli ultimi tempi, poiché si tratta del rilascio di circa 500 difensori ucraini attualmente in captivity degli occupanti. Secondo la dichiarazione ufficiale del capo dello Stato durante un briefing, l’Ucraina è pronta a scambiare un numero equivalente di prigionieri di guerra russi. Ciò significa che da entrambe le parti si procederà a una procedura paritaria e reciproca, conforme agli accordi raggiunti in precedenza. A sua volta, il presidente ha sottolineato che il paese è aperto e trasparente nel processo, anche se al momento la parte ucraina non ha ancora ricevuto tutte le liste necessarie per la successiva attuazione degli accordi. In un’atmosfera di tensione nelle trattative, Zelenskyy ha osservato che la parte russa ha promesso di fornire le liste dei prigionieri prima dell’inizio dello scambio, ma ad oggi tali documenti non sono ancora giunti. Allo stesso tempo, ha evidenziato che, a differenza della situazione avvenuta a Istanbul alcuni mesi fa, i rappresentanti russi hanno dato la loro parola di fornire le liste, cosa estremamente importante per il paese. “Insistiamo fermamente nel richiedere l’elenco completo di coloro che intendiamo liberare. Questo è necessario per garantire la massima trasparenza e giustizia del processo,” ha sottolineato Zelenskyy. Una notevole attenzione nel suo comunicato l’ha dedicata anche alla questione del ritorno dei corpi dei militari deceduti. Secondo il presidente, questa tematica resta estremamente attuale e sensibile per lo Stato ucraino. Zelenskyy ha riferito che, dopo il completamento dello scambio di prigionieri di guerra, sarà avviato un lavoro volto a chiarire il destino dei corpi dei compatrioti deceduti. “Secondo i documenti disponibili, la Russia ha identificato solo circa il 15-20% dei corpi rimasti. Questa è un’informazione di vitale importanza, poiché desideriamo ricevere i corpi propri, quelli dei nostri morti, e non quelli russi, che potrebbero tentare di nascondere o privare di ultimi privilegi,” ha affermato Zelenskyy. Un aspetto importante che ha evidenziato è che la parte ucraina deve ricevere i corpi dei propri eroi, e non trovarsi nella situazione in cui in battaglia prevalgano indifferenza e mancanza di rispetto per la memoria dei caduti. In generale, la situazione intorno allo scambio a due fasi del fine settimana rimane tesa e imprevedibile, ma tutte le parti cercano di rendere il processo il più possibile trasparente e giusto. Allo stesso tempo, il presidente ucraino sottolinea l’importanza che la Russia adempia con buona fede agli impegni presi e fornisca le liste necessarie per il ritorno dei nostri concittadini, poiché si tratta delle sorti delle persone, di impegni verso le loro famiglie e del futuro della dignità nazionale. Questa notizia è diventata una delle principali nello spazio informativo dell’Ucraina e ha suscitato vasta risonanza tra la società e i politici, poiché gli scambi di prigionieri si trovano al crocevia tra negoziati diplomatici e destini umani, e il loro risultato potrebbe diventare un fattore determinante nello sviluppo ulteriore del conflitto e nel ripristino della giustizia.