L’Ucraina richiede dalla Russia una risposta concreta riguardo alla propria visione di conclusione della guerra

Chas Pravdy - 03 Giugno 2025 22:27

Il ministro degli Esteri dell’Ucraina Andriy Sybiga ha fatto martedì una dichiarazione clamorosa, sottolineando che Mosca non ha ancora inviato una risposta ufficiale al documento di Kiev, che espone la visione dell’Ucraina sui metodi per porre fine alla guerra. Secondo lui, questa situazione è molto preoccupante e indica il rifiuto della Russia di impegnarsi in un dialogo di base, qualunque esso sia. Come comunicato dal ministro nei suoi post sui social network X (ex Twitter), la delegazione ucraina, in occasione di un prossimo incontro a livello diplomatico, ha inviato ufficialmente alla parte russa un documento formulato con la posizione di Kiev. Tuttavia, i russi sono rimasti in silenzio oppure hanno semplicemente ignorato questa richiesta. Di conseguenza, durante i negoziati diretti, i rappresentanti ucraini hanno chiesto alla Russia chiarimenti circa le loro motivazioni riguardo alle proposte dell’Ucraina, ma hanno ricevuto totale silenzio: né durante né dopo l’incontro i russi hanno fornito una risposta. «Dichiaramo chiaramente: chiediamo alla Federazione Russa una risposta concreta, poiché ogni giorno di silenzio da parte loro conferma il loro interesse nel proseguimento di questa guerra», ha sottolineato il diplomatico. Secondo lui, l’assenza di una risposta da parte russa non rappresenta solo un segno di irrigidimento, ma anche un’indicazione che Mosca non desidera impegnarsi in un dialogo costruttivo, mentre il suo obiettivo rimane il ritardo del processo e il mantenimento del conflitto. Inoltre, Sybiga ha evidenziato che, invece di proposte concrete e realistiche, come si attendeva dalla delegazione russa, Mosca ha avanzato una serie di ultimatà che, a giudizio dell’Ucraina, non avvicinano alla pace reale né contribuiscono a realizzarla. Ciò solleva dubbi sulla sincerità delle intenzioni russe, poiché, secondo le promesse precedenti, anche durante i negoziati a Istanbul, Mosca aveva promesso di proporre qualcosa di «realistico e fattibile» per l’interruzione delle ostilità. «Purtroppo, la Russia finora ha respinto qualsiasi formato costruttivo e realistico di cessazione della guerra. Per questo motivo», ha sottolineato il ministro, «i nostri partner internazionali devono seriamente considerare la possibilità di imporre nuove sanzioni a Mosca fin da subito, al fine di stimolarla ad agire in modo più responsabile». Secondo Andriy Sybiga, l’obiettivo principale dell’Ucraina è porre fine agli omicidi e ai distruzioni compiuti dalle forze russe. «Se i negoziati attuali non produrranno il risultato desiderato e non favoriranno il raggiungimento della pace, diventa evidente che bisogna avviare un incontro tra i leader dei paesi — forse addirittura a livello più elevato. In questo contesto, invitiamo la comunità internazionale a intensificare la pressione su Mosca e a ricorrere a nuovi passi mirati nel sostenere l’Ucraina nella sua lotta per la libertà e l’indipendenza». Nel complesso, la situazione rimane tesa. Mentre la Russia tace, il mondo continua a seguire gli sviluppi e invita a trovare una pace giusta e realistica. Il governo ucraino è certo che il tempo per gli sforzi diplomatici non sia ancora scaduto e che diplomazia e azioni debbano diventare gli strumenti principali per porre fine al conflitto e stabilire la giustizia. Uno degli obiettivi principali è far capire alla Russia che il silenzio prolungato e l’ignorare le proposte ucraine non sono altro che dimostrazioni del loro disinteresse per la pace e della volontà di accettare qualsiasi compromesso. Per questo Kiev invita il mondo a non restare a guardare e ad aiutare ad accelerare il processo di ricerca di un accordo.

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