L’Ucraina ha colpito per la terza volta il ponte di Criméia, questa volta sotto acqua

Chas Pravdy - 03 Giugno 2025 14:23

Un’operazione speciale unica delle forze di sicurezza ucraine ha nuovamente dimostrato che Kiev controlla completamente la situazione e si oppone attivamente agli obiettivi strategici dell’esercito di occupazione russo. È successo per la terza volta, e questa volta in modo più inaspettato: sott’acqua. Lo ha comunicato il servizio stampa ufficiale della SBU, citando la dichiarazione del capo dell’ente, Vasyl Maljuk. Secondo fonti della SBU, l’operazione è durata diversi mesi di preparazione intensa ed è stata completata di primo mattino, alle 4:44. In quel momento, i ricognitori sottomarini ucraini hanno attivato dispositivi esplosivi posizionati sotto i piloni del ponte di Criméia. Secondo le informazioni ufficiali, la potenza dell’esplosivo utilizzato equivaleva a circa 1100 chilogrammi di T.N.T., provocando danni significativi alle strutture sul fondale, il che ha portato a una condizione critica dell’intero ponte. Ricordiamo che questa azione è stata il terzo attacco mirato su un nodo di trasporto strategicamente importante per la Russia. I primi due, avvenuti nel 2022 e nel 2023, sono stati anch’essi realizzati dai servizi speciali ucraini e sono diventati simboli di una lotta mirata e di dimostrazione delle capacità di intelligence dell’Ucraina. Il nuovo attacco sotto acqua è una conferma del fatto che Kiev non si limita alle modalità di opposizione terrestri e si prepara a utilizzare le tecnologie più avanzate per eliminare gli obiettivi nemici. L’operazione è stata accuratamente pianificata e coordinata personalmente dal capo della SBU, il generale di corpo d’armata Vasyl Maljuk. In una dichiarazione ai media ha affermato: “Dio ama la Trinità, e la SBU porta a termine i piani e non ripete mai i propri errori. Abbiamo già colpito il ponte di Criméia due volte, nel 2022 e nel 2023, e oggi, consapevoli dell’importanza di questo obiettivo, abbiamo continuato la tradizione, questa volta sotto acqua.” Il capo della SBU ha sottolineato che la struttura nemica è un obiettivo assolutamente legittimo per i servizi speciali ucraini, poiché questo ponte veniva usato dalla Russia come importante arteria logistica per supportare militarmente le forze di occupazione a Criméia e nel sud dell’Ucraina. “Criméia è Ucraina, e ogni manifestazione di occupazione riceverà una risposta severa. Non faremo concessioni all’aggressore e dimostreremo di essere in grado di agire in qualsiasi condizione,” ha affermato Maljuk. Quest’operazione speciale ha mostrato che i servizi di intelligence ucraini posseggono non solo tecnologie di alta precisione e conoscenze, ma anche fermezza politica e determinazione nel riconquistare i propri territori. Allo stesso tempo, le autorità di occupazione russe, perdendo la possibilità di usare facilmente il ponte di Criméia per scopi logistici, si trovano ora di nuovo a riconsiderare la sicurezza di un altro obiettivo di cruciale importanza. Secondo fonti diplomatiche, questo atto di intelligence ucraina rafforzerà il sostegno internazionale a Kiev e sottolineerà la determinazione dell’Ucraina a combattere per la propria indipendenza e integrità con ogni mezzo. Ogni nuovo attacco rappresenta non solo la distruzione fisica degli obiettivi strategici nemici, ma anche un forte segnale al mondo: l’Ucraina è pronta ad affrontare qualsiasi sfida e non permetterà l’annessione o l’occupazione dei propri territori. In definitiva, l’intervento dei servizi speciali ucraini nel cuore della logistica strategica degli occupanti ha nuovamente confermato che l’aggressione russa non conosce zone sicure, e qualsiasi obiettivo dell’infrastruttura russa può diventare un bersaglio per le forze armate e i servizi di intelligence ucraini. E, per ora, Kiev e lo stato ucraino mantengono alte le proprie posizioni e la determinazione di lottare per la propria indipendenza, utilizzando ogni mezzo disponibile e dimostrando al mondo la forza e lo spirito incrollabile del popolo ucraino.

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