Durante la guerra su larga escala de Russia contra Ucraina, le difese ucraine hanno registrato ingenti perdite dell’aviazione strategica nemica, nonché successi nella lotta contro la minaccia missilistica

Chas Pravdy - 03 Giugno 2025 12:56

A riguardo, nel suo intervista a "Ukrainska Pravda", il capo del Dipartimento di Comunicazioni del Comando delle Forze Aeree delle Forze Armate di Ucraina, Colonnello Yuriy Ignat, ha riferito che fin dai primi giorni di questa grande guerra, iniziata a febbraio 2022, gli aerei strategici russi — Tupolev Tu-95 e Tu-160 — hanno partecipato attivamente agli attacchi missilistici sul territorio ucraino, utilizzando missili da crociera di vari modelli. Secondo i dati forniti, in tal periodo sono state lanciate circa 2437 missili da crociera dai mezzi aerei russi, di cui i modelli più comuni sono X-101, X-555 e X-55. La difesa antiaerea ucraina ha dimostrato ancora una volta la propria efficacia: di questa quantità, le forze ucraine ne hanno abbattuti 1916, ossia oltre il 78% di tutto l’arsenale missilistico lanciato. Tuttavia, ancora oggi, secondo Ignat, circa 500 missili da crociera arrivano comunque a destinazione o non vengono distrutti. Ciò testimonia una minaccia missilistica significativa e costante da parte della Russia, che rimane attuale e pericolosa per il cielo ucraino e la sicurezza della popolazione. È importante sottolineare che, nonostante i risultati impressionanti della difesa aerea, alcuni missili russi riescono ancora a raggiungere gli obiettivi. Questo indica che le forze russe mantengono un notevole potenziale missilistico, anche in presenza delle distruzioni operate dai difensori ucraini. Per questo motivo, i difensori insistono sull’importanza di maggiore cautela e vigilanza tra le forze di difesa, e fanno appello alla popolazione per rimanere in stato di prontezza di fronte a eventuali nuovi attacchi. Per quanto riguarda la distruzione degli aerei strategici russi, secondo informazioni dei servizi segreti ucraini SBU, le forze militari ucraine, nell’ambito dell’operazione chiamata "Ragnatela", hanno danneggiato oltre 40 velivoli. Questi di vari tipi, che hanno subito danni differenti: alcuni sono stati completamente distrutti dalle fiamme, altri hanno subito danni gravi e irreversibili, mentre altri ancora hanno riportato danni tali da poter essere ripristinati in futuro. Tuttavia, secondo Ignat, la maggior parte di questi velivoli non è ancora tornata in stato operativo, e temporaneamente non potranno svolgere missioni di aviazione strategica e attacchi terroristici sul territorio ucraino. Tuttavia, l’ufficiale ha sottolineato che la Russia dispone ancora di una riserva significativa di mezzi per colpire le infrastrutture ucraine e la popolazione, motivo per cui l’Ucraina deve rimanere vigile. "Non abbiamo distrutto tutti gli aerei dell’aviazione strategica russa, per cui la cautela tra le nostre forze armate, i difensori dello spazio aereo e, cosa importante, in ogni ukraino, deve essere massima", ha evidenziato Yuriy Ignat. Egli ha esortato i cittadini a non dimenticare il livello elevato di pericolo e a essere consapevoli in questi tempi difficili, poiché la guerra continua e il nemico sfrutta attivamente diversi mezzi per raggiungere i propri obiettivi.

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