Вільнюс: успіхи України у боротьбі з ворогом та заклик до подальшої підтримки

Durante il vertice annuale della "Diciannovesima Bucarest" e dei paesi del Nord Europa a Vilnius, il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha pronunciato una dichiarazione di grande rilievo, che ha attirato l'attenzione della comunità internazionale. Il capo dello Stato ha presentato i risultati dell'operazione speciale del SBU denominata "Ragnatela", che, a suo parere, si è rivelata una prova lampante della capacità dell'Ucraina di condurre una efficace guerra tattica contro l'aggressore russo, infliggendo perdite significative e inducendo la Russia a riflettere sui mezzi diplomatici per risolvere il conflitto. Zelensky ha sottolineato che questo successo testimonia l'alta prontezza combattiva e la capacità del paese di rispondere rapidamente alle sfide della guerra, utilizzando non solo un esercito potente ma anche soluzioni tattiche moderne. Ha evidenziato che l'operazione "Ragnatela" ha mostrato la capacità unica delle forze ucraine di infliggere perdite all'avversario tali da costringerlo a riconsiderare le proprie azioni e potenzialmente a cercare vie diplomatiche per fermare le ostilità. Il capo dello Stato ha espresso profonda gratitudine ai partner internazionali per il sostegno nel settore militare. Secondo lui, Europa e America aiutano attivamente l'Ucraina non solo dal punto di vista finanziario, ma anche nello sviluppo di progetti congiunti per la produzione di armi, rafforzando così la difesa del paese. Zelensky ha anche notato che la comunità mondiale dispone di armi più avanzate rispetto alla Russia e, con il potenziale intellettuale e le soluzioni tattiche ucraine, le forze militari del paese sono in grado di ottenere risultati significativi. "La operazione di ieri 'Ragnatela' lo ha dimostrato. La Russia deve sentire cosa significano perdite reali, e proprio questo può spingerla a cercare un accordo diplomatico", ha affermato il presidente, ribadendo la necessità di rafforzare la capacità difensiva del paese. Zelensky ha inoltre affrontato i rischi regionali, in particolare le azioni di Mosca in Bielorussia e i possibili pericoli per la stabilità dell'intera regione. Ha invitato i partner internazionali ad aumentare gli sforzi per contenere le intenzioni aggressive della Russia e contribuire alla stabilizzazione della situazione intorno all'Ucraina. Non meno importante è stato il tema delle esigenze di difesa del paese. Il presidente ha dichiarato che oggi l'Ucraina può soddisfare circa il 40% delle sue necessità di armamenti grazie alla produzione interna, ma ciò richiede risorse finanziarie stabili e investimenti nel settore industriale militare. Un ruolo fondamentale in questo giocano il supporto estero, in particolare gli investimenti in droni e tecnologie innovative. Particolare attenzione Zelensky ha dedicato alle questioni dei sistemi di difesa aerea. Il paese necessita urgentemente di sistemi moderni di difesa aerea, in particolare dei sistemi Patriot e dei relativi missili. Il capo dello Stato ha invitato gli alleati a reagire rapidamente e ad aiutare l'Ucraina nel dispiegamento di tali sistemi. "Sappiamo e comprendi cosa serve, e aspettiamo decisioni concrete in questa direzione", ha sottolineato Zelensky. Come premessa a queste parole, si è svolta una vasta operazione speciale del SBU denominata "Ragnatela" avvenuta il 1 giugno 2025. Questa è considerata una delle operazioni di sabotaggio più vaste e complesse contro l’aviazione militare russa. Secondo i dati dei servizi speciali ucraini, nell’operazione sono stati colpiti 41 aerei militari russi, tra cui bombardieri strategici Tu-95, Tu-22M3, Tu-160 e un aereo di individuazione radar A-50. Questo ha rappresentato un colpo significativo alla componente aerea russa e simboleggia l’alto livello di maestria tattica delle forze speciali ucraine. Il mondo diplomatico ha reagito a questo evento. L’ambasciatore dell’Unione Europea a Kiev, Catarina Maternová, ha subito notato che l’Ucraina ha conquistato posizioni importanti nel conflitto, sfruttando i propri punti di forza e dimostrando capacità di azione efficaci. La premier danese Mette Frederiksen, commentando il successo delle forze ucraine negli attacchi contro i basi militari russe, ha affermato: "L’Ucraina si difende con successo e percorre la strada di azioni coraggiose e giustificate". Ha sottolineato che il supporto dell’Occidente deve essere non solo simbolico, ma anche pratico, poiché i risultati delle operazioni ucraine dimostrano che con tecnologie moderne e assistenza internazionale, le forze ucraine sono in grado di infliggere perdite serie all’avversario. In concomitanza con questi successi militari di rilievo, si svolge un acceso dibattito sul rafforzamento della capacità di difesa dell’Ucraina e sulla ricerca di nuovi modelli di cooperazione internazionale. Tutto ciò conferma che la lotta del popolo ucraino e delle sue forze armate per la libertà e l’indipendenza continua, e che la comunità mondiale ha capito che la vittoria dipende dagli sforzi comuni e da decisioni ferme.