La Casa Bianca ha confermato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non esclude la possibilità di partecipare a un futuro incontro tra i leader di Ucraina e Russia

Questo si è verificato sullo sfondo di un attivo dibattito diplomatico sulle prospettive di organizzare negoziati tra Kiev e Mosca, che potrebbero cambiare il corso del conflitto e influenzare la stabilità nella regione e i processi geopolitici globali. La portavoce della Casa Bianca, Caroline Leavitt, durante un briefing lunedì, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha confermato: il presidente Trump mantiene aperta la possibilità di entrare in questo processo. Ha osservato che il capo degli Stati Uniti ha chiaramente fatto capire di non escludere una partecipazione ai futuri negoziati, qualora arrivasse il momento, e che è positivo verso l'idea che tutte le parti si siedano a un tavolo per cercare vie di pace. "Donald Trump ha espresso la sua disponibilità a partecipare a tali negoziati. Ha sottolineato che ciò che conta è che entrambe le parti, ovvero Zelensky e Putin, si siedano insieme e parlino tra loro", – ha detto Leavitt. Ha aggiunto che il presidente USA vede in questo un passo importante per de-escalare il conflitto e per una sua rapida risoluzione. La portavoce ha sottolineato che l’amministrazione della Casa Bianca insiste affinché la guerra, che ha mietuto migliaia di vite, si concluda quanto prima e con mezzi pacifici. Secondo lei, il presidente Donald Trump ha fatto di questa questione una priorità sia nei discorsi pubblici sia nei colloqui segreti con entrambi i leader. "La guerra deve terminare al tavolo dei negoziati. Il presidente ha chiaramente fatto capire questo sia alle parti ucraine sia a quelle russe", – ha precisato Leavitt. Nel frattempo, il contesto turco rimane uno degli elementi chiave degli sforzi diplomatici riguardo a un possibile incontro di alto livello. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, lunedì ha espresso la speranza che gli sforzi del paese consentiranno di organizzare negoziati tra Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin a Istanbul o ad Ankara. Si tratta di parte di un più ampio e duraturo processo diplomatico iniziato proprio dalla Turchia. In precedenza, anche prima della conferma ufficiale, l’idea di un possibile incontro tra i leader di tre paesi era stata avanzata dal ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. In una dichiarazione all’inizio della settimana, ha sottolineato che Ankara sostiene questa iniziativa e farà tutto il possibile per realizzarla. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso il suo sostegno, evidenziando l’importanza degli sforzi diplomatici e la disponibilità a discutere qualsiasi formato per raggiungere la pace nella regione. È evidente che, nel contesto dell’attuale dinamica della diplomazia internazionale, la possibilità di un incontro tra Trump, Zelensky e Putin nel prossimo futuro rappresenta uno dei temi principali di discussione a livello alto. La disponibilità di Trump a divenire mediatore o partecipante a tali negoziati crea ulteriori prospettive di trovare un compromesso in grado di mettere fine a un conflitto pluriennale e di avviare una pace stabile in Europa centrale e orientale.