Ізваз: La stampa: Medinskij ha descritto la richiesta dell’Ucraina di restituire i bambini deportati come uno “ spettacolo per le nonne europee ”

Chas Pravdy - 02 Giugno 2025 17:27

Nel contesto delle ultime negoziazioni diplomatiche a Istanbul è avvenuto un incidente spiacevole che ha attirato l’attenzione degli osservatori internazionali e dei diplomatici. Il capo della delegazione russa, Vladimir Medinskij, durante una riunione ha reagito in modo duro alla richiesta ucraina di restituire i bambini deportati dalla Russia. Secondo informazioni disponibili, ha fatto un’affermazione che molti già definiscono inappropriata e oltraggiosa: si dice che abbia descritto la consegna dell’elenco dei bambini ucraini deportati dalla Russia come uno “ spettacolo per le nonne europee senza figli”, scatenando sdegno e sorpresa tra molti partecipanti al processo negoziale. Va detto che una fonte, che ha preferito rimanere anonima, citando un giornalista di “The Economist”, Oliver Carroll, ha riferito che durante la consegna degli elenchi da parte della delegazione ucraina al rappresentante russo, proprio Medinskij fece questa battuta grossolana e denigratoria. Secondo il dialogante, quando i diplomatici ucraini consegnarono alla Russia l’elenco di alcune centinaia di bambini deportati, il funzionario russo rispose più o meno così: “Non fate uno show per le sentimentali nonne europee, che non hanno figli propri”, dimostrando così una totale indifferenza alla tragedia umana e agli impegni internazionali. Complessivamente, la situazione a Istanbul sembra simbolizzare non solo la complessità dei negoziati sul ritorno dei bambini ucraini deportati, ma anche un evidente ostilità da parte della delegazione russa verso questo tema. La parte ucraina ha insistito affinché le autorità russe accelerassero il processo di restituzione dei bambini illegalmente deportati durante il conflitto, violando norme e accordi internazionali. Tuttavia, alla delegazione ucraina sono state rivolte osservazioni audaci e manifestazioni di disprezzo, che sono del tutto ingiustificate dall’etica diplomatica. Ricordiamo che il 2 giugno, durante i negoziati a Istanbul, la parte ucraina fornì alla Russia una lista con alcune centinaia di bambini deportati da restituire. Queste informazioni sono fondamentali per l’Ucraina, poiché il ritorno dei bambini rappresenta una delle principali questioni umanitarie e un passo importante verso il ripristino della giustizia e la protezione dei diritti delle vittime. Tuttavia, i risultati e la natura di questa reazione brusca da parte del rappresentante russo sembrano più un segnale di disinteresse verso gli interessi ucraini e una mancanza di una corretta cultura diplomatica. Nel complesso, la situazione dimostra quanto sia acuta e complessa la questione del ritorno dei bambini deportati in Russia durante il conflitto, e quanto sia importante per la comunità internazionale continuare a lavorare con insistenza per raggiungere accordi e proteggere i diritti delle vittime. Si spera che i prossimi negoziati portino a un approccio più costruttivo e umano da parte di tutti i partecipanti.

Source