In provincia di Ivano-Frankivsk è stata scoperta una vasta frode di corruzione: il capo del centro territoriale di arruolamento e supporto sociale (TЦК) è sospettato di falsificazione dei dati relativi alla mobilitazione dei soggetti soggetti a leva militare

Chas Pravdy - 02 Giugno 2025 10:16

Lo ha riferito l’Ufficio Statale delle Indagini (DBR), che ha già formalizzato un’accusa contro un alto funzionario sospettato di abuso di potere per aumentare artificialmente le statistiche di mobilitazione della popolazione della regione. Il responsabile del TЦК, utilizzando le sue capacità tecniche, inseriva dati falsi nel sistema automatizzato di registrazione dei soggetti soggetti a leva militare, formando artificialmente le schede dei mobilitati e cancellandoli dalla contabilità militare con segnali falsi. Secondo il servizio stampa del DBR, l’ufficiale, senza autorizzazione, usando la sua chiave crittografica, interferiva nel database elettronico — falsificando le informazioni riguardanti l’arruolamento di persone nelle Forze Armate dell’Ucraina che in realtà non erano soggette a mobilitazione. Nello specifico, l’indagato creava schede fittizie di soggetti soggetti a leva, attestava la loro “mobilitazione”, li rimuoveva dalla registrazione e rilasciava false direttive a tre diverse unità militari. In questo processo, era consapevole che tutte queste persone di fatto non erano state realmente mobilitate e non avevano ricevuto convocazioni ufficiali. Come riferiscono le forze dell’ordine, sono state già individuate almeno 17 persone per le quali il sospettato aveva fornito informazioni false. Secondo le indagini, tutti questi cittadini erano rimasti nel luogo di residenza, mentre le unità militari, che presumibilmente avevano preso i mobilitati, hanno confermato l’assenza di qualsiasi soggetto mobilitato nelle loro file. Pertanto, le azioni dell’ufficiale erano deliberatamente volte a creare un rapporto statistico illusorio, volto a mostrare una crescita artificiale della popolazione mobilitata, che di fatto rimaneva nelle comunità e continuava la vita quotidiana. Dagli accertamenti risulta che il sospettato ammetteva le proprie azioni, il che indica un carattere sistematico del comportamento. È sospettato di aver modificato in modo non autorizzato i dati mediante accesso ufficiale e di aver reiterato tali azioni. Secondo la legge penale ucraina, un simile reato è punibile con fino a 6 anni di reclusione, con confisca dei beni. Le indagini sono ancora in corso; gli investigatori stanno verificando la possibilità che si siano verificati casi analoghi in altri centri territoriali di arruolamento della regione e fuori regione. Si promettono ulteriori aggiornamenti sulla portata di questa frode, senza escludere che le falsificazioni possano essersi estese ad altre regioni o agenzie responsabili della mobilitazione. Questo caso mette in discussione la fiducia nel sistema di raccolta di dati statistici sui mobilitati, spesso utilizzato sia per scopi interni dello Stato che per comunicazioni esterne. L’interferenza in questa materia così importante, l’abuso di posizione e la falsificazione dei dati suscitano grande preoccupazione nella società e rischiano di minare la fiducia nelle forze armate e nelle strutture governative nel loro complesso. In generale, il caso di abuso di posizione che ha condotto a un aumento artificiale dei dati di mobilitazione in provincia di Ivano-Frankivsk suscita profondo sdegno e richiede un’indagine approfondita. Le forze dell’ordine stanno attualmente lavorando per chiarire tutte le circostanze e i possibili collegamenti di questa rete corrotta, al fine di porre fine a tali abusi nel più breve tempo possibile e prevenire futuri casi di falsificazione nel settore del registro militare.

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