Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, secondo le ultime informazioni, ha apportato importanti modifiche alla composizione della delegazione che si recherà a Istanbul per condurre negoziati con la Federazione Russa

Tenendo conto dell'esperienza precedente e dei risultati dei primi round, il capo dello Stato ha deciso di rinnovare radicalmente la formazione della delegazione ucraina, aumentando il suo numero fino a 14 membri, rispetto ai 12 del primo ciclo negoziale. Questa decisione rappresenta un segnale della serietà delle intenzioni e dell'impegno a rappresentare al massimo efficacia a livello internazionale la posizione dell'Ucraina. Fonti autorevoli, tra cui un decreto ufficiale del Presidente pubblicato sul sito ufficiale della leadership dello Stato, confermano questa informazione. A guidare la delegazione, come in precedenza, è il Ministro della Difesa Rustem Umerov. Tuttavia, al suo interno sono stati inseriti nuovi alti funzionari e responsabili di strutture che, secondo gli esperti, sono in grado di conferire ai processi negoziali un valore strategico e una profondità professionale maggiori. Pertanto, nella composizione della delegazione figurano: - Oleksandr Bevs – consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente; - Oleksandr Diakov – vicecapo dello staff delle Forze navali delle Forze armate ucraine; - Serhii Kyslytsia – primo vice ministro degli Esteri; - Yurii Kovbasa – rappresentante del Commissario della Verkhovna Rada per i diritti umani nel sistema di sicurezza e difesa, con consenso; - Heorhii Kuzmichov – ufficiale del protocollo dell’Apparato di supporto all’attività formale del comandante in capo delle Forze armate; - Oleg Luhovs'kyi – primo vice capo del Servizio di intelligence esterna; - Yevhen Ostrianskyi – vice capo dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine; - Oleksandr Poklad – vice capo del Servizio di sicurezza dell’Ucraina; - Vadym Skibitskyi – vice capo dell’Amministrazione principale dello intelligenza del Ministero della Difesa; - Andrii Fomin – capo del dipartimento di diritto internazionale e vice capo dell’ufficio di diritto internazionale e operativo dell’Amministrazione centrale del Stato maggiore delle Forze armate; - Oleksii Shevchenko – vice capo dello Stato maggiore delle Forze armate; - Oleksandr Sherikhov – ufficiale senior dell’Ufficio operativo principale dello Stato maggiore; - Yevhen Shynkaryov – vice capo dello staff del Comando delle Forze aeree. È importante notare che nella negoziazione del 16 maggio ha partecipato anche Oleksii Malovatskyi – ex vice capo del Servizio di sicurezza, anche se attualmente non figura più nell’elenco dei membri della delegazione. Contemporaneamente, sono stati aggiunti altri tre nuovi partecipanti, finora non coinvolti nel formato di negoziati in Turchia: si tratta di Andrii Fomin, Yurii Kovbasa ed Yevhen Ostrianskyi. Per quanto riguarda la preparazione ai prossimi negoziati, poche ore prima, domenica, Zelensky ha direttamente annunciato l’intenzione di inviare a Istanbul una delegazione guidata dal Ministro della Difesa Rustem Umerov. Secondo lui, si tratta di un passo importante nel processo di ricerca della pace. Tuttavia, i media russi diffondevano attivamente informazioni sul volo della delegazione russa in Turchia e sull’incontro pianificato nel palazzo “Chragan” a Istanbul, dove i negoziati dovrebbero avere luogo alle 13:00. L’ambiente diplomatico teso prelude al fatto che il 28 maggio l’Ucraina è riuscita a consegnare alla Russia il suo documento, che riflette la posizione ucraina e le aspettative sotto forma di memorandum. Il Cremlino russo, a sua volta, ha risposto con cautela a questa informazione. Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, si è rifiutato di commentare le condizioni che la Russia porrà per un possibile cessate il fuoco, affermando che tali questioni devono essere risolte dietro porte chiuse. Lo stesso giorno ha confermato che la delegazione russa è già partita verso Istanbul per condurre i negoziati e presenterà il proprio memorandum. Le fonti diplomatiche ucraine sottolineano che l’incapacità della Russia di comunicare pubblicamente condizioni chiare e di rivelare le proprie richieste indica una loro irrealisticità e il desiderio di protrarre il processo di pace. Tuttavia, l’Ucraina non esclude che questo ciclo di negoziati possa rappresentare un nuovo passo importante verso la pace, in particolare considerando le critiche del capo dello Stato rivolte alle delegazioni precedenti per il basso livello di rappresentanza. In generale, nel contesto della preparazione al prossimo incontro, programmato per il 2 giugno a Istanbul, è fondamentale per l’Ucraina mantenere unità ed efficacia nelle attività diplomatiche, poiché la situazione rimane complessa e instabile. Pertanto, la composizione della delegazione, la sua rappresentatività e una posizione chiara nei negoziati sono fattori chiave oggi per determinare le possibilità di raggiungere la pace nel presente conflitto.