Ukremlin ha ufficialmente dichiarato che la delegazione russa partirà lunedì per Istanbul per partecipare a un nuovo round di negoziati con l’Ucraina e presentare la propria versione del memorandum

Questa comunicazione è arrivata mentre aumentano le tensioni diplomatiche e cresce l’interesse verso la possibilità di raggiungere la pace nel fronte ucraino. Il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, ha confermato che la delegazione della RF arriverà a Istanbul nelle prime ore di lunedì, per iniziare un nuovo ciclo di negoziati con la controparte ucraina. Secondo lui, i russi intendono presentare il proprio memorandum, anche se al momento il suo contenuto rimarrà riservato al pubblico. Rispondendo a una domanda riguardo al contenuto del documento e alla possibilità di renderlo pubblico, Peskov ha affermato: «Naturalmente, non lo renderemo pubblico. Non dovrebbe essere divulgato pubblicamente. Entrambe le parti – russa e ucraina – discuteranno i loro progetti di memorandum nel secondo giro di negoziati, che la delegazione russa sarà pronta a iniziare già lunedì mattina a Istanbul». I dettagli sugli accordi preliminari e il impulso per un nuovo round di sforzi diplomatici per un accordo di pace sono emersi nei giorni scorsi. In particolare, si è appreso che il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha consegnato alla Russia un documento ufficiale che riassume le posizioni e le intenzioni dell’Ucraina in questo conflitto. La RF, a sua volta, attende di ricevere una propria risposta sotto forma di un memorandum, ma i dettagli del suo contenuto restano ancora sconosciuti. Secondo fonti diplomatiche, questo documento include disposizioni potenzialmente inaccettabili per l’Ucraina, che potrebbero ritardare il processo negoziale. I rappresentanti ufficiali del Cremlino e del Ministero degli Esteri ucraino hanno divergito sulle specifiche contenute in questi documenti. Il portavoce del capo del Cremlino, Dmitry Peskov, ha rifiutato di commentare qualsiasi dettaglio o condizione richiesta dalla Russia per includere nel proprio memorandum, sottolineando che tali questioni devono rimanere riservate e essere discusse solo in forma privata, affinché non si destabilizzi il processo negoziale. Nel frattempo, il Ministero degli Esteri ucraino ha espresso preoccupazione per le divergenze nelle posizioni della Russia. Il viceministro degli Esteri, Georgiy Tkyhy, ha osservato che il rifiuto della RF di consegnare ufficialmente il proprio memorandum e di renderlo pubblico indica la presenza di richieste irrealistiche nel documento. A suo avviso, tale approccio è un tentativo di laicizzare il processo e condurre negoziati in condizioni sfavorevoli per l’Ucraina. Il capo della diplomazia ucraina, Andriy Sybiga, ha sottolineato che l’Ucraina è pronta a ulteriori negoziati e mira a raggiungere una pace stabile, ma si aspetta garanzie chiare e legali da Mosca. Ha evidenziato che Kiev ha concordato sulla necessità di ulteriori discussioni e attende dalla Russia l’adempimento dell’impegno di fornire il testo completo del memorandum, che dovrebbe costituire la base per ulteriori accordi sulla cessazione del fuoco e la risoluzione del conflitto nel Donbas. Di fronte alle tensioni e all’incertezza, il processo negoziale riprende verso un potenziale compromesso, ma resta fondamentale la domanda se le parti riusciranno a superare le divergenze mantenendo condizioni minime per l’instaurazione di una pace duratura. La visita a Istanbul e la presentazione dei relativi memorandum potrebbero costituire un nuovo punto di riferimento negli sforzi diplomatici, poiché dal risultato dipende non solo il futuro dell’Ucraina, ma anche la sicurezza della regione nel suo complesso.