Макron esorta gli Stati Uniti a imporre nuove sanzioni contro la Russia in assenza di volontà da parte sua di avviare un percorso di pace
Alla luce delle attuali trattative internazionali e dell’intensificazione delle attività militari sul territorio ucraino, il presidente francese Emmanuel Macron ha rivolto un importante appello agli Stati Uniti d’America. Secondo le sue parole, proprio Washington deve confermare la propria disponibilità a introdurre nuove sanzioni contro la Russia qualora essa dia segni di mancanza di volontà di negoziare e di compiere passi verso la pace. Queste parole sono state pronunciate dal leader francese a Singapore, dove si trova attualmente nell’ambito di una missione diplomatica regionale nel Sud-est asiatico. La fonte dell’informazione è la televisione francese BFMTV, la quale cita il capo di Stato francese nel contesto del suo intervento durante un’intervista rilasciata nel corso di un tour internazionale. Rispondendo a una domanda sulle prospettive dei futuri round di negoziati con la Russia per la cessazione del conflitto armato, Macron ha sottolineato che la politica sanzionatoria degli Stati Uniti rappresenta una sorta di “test di fiducia”, che rivelerà quanto quel paese sia disposto a agire in conformità con obiettivi comuni in un periodo difficile. “Ho parlato con il presidente Trump appena 48 ore fa. Egli ha espresso il suo malinteso sulla situazione, ha parlato della propria impazienza. E ora si pone la domanda: cosa fare a riguardo? Noi (gli europei) siamo già pronti ad agire”, ha affermato Macron. Allo stesso tempo, il leader francese ha sottolineato che la posizione dell’Unione Europea circa l’immediata cessazione della guerra è assolutamente in accordo e coerente: “Non cambiamo la nostra posizione. Rimaniamo fedeli all’ordine internazionale, alla cooperazione, al commercio aperto e al rispetto delle norme e delle regole internazionali”. Il contesto di queste dichiarazioni è legato alla situazione attorno alle recenti azioni di Mosca, che ha intensificato nel cielo attacchi terroristici e bombardamenti su città ucraine, oltre a rafforzare le attività militari. Sullo sfondo, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva annunciato in precedenza di prendere in considerazione l’ipotesi di imporre ulteriori sanzioni contro la Russia, al fine di rispondere in modo adeguato alla destabilizzazione. Tuttavia, nelle sue ultime dichiarazioni, si mantiene ancora a distanza da azioni dirette, spiegando tale decisione con il timore che le sanzioni possano “rovinare” le prospettive di una conclusione negoziata del conflitto. Pertanto, la visione futura della politica sanzionatoria rimane incerta, anche se il supporto degli alleati europei su questo fronte appare compatto e fermo. Grazie a queste parole, Macron ha ancora una volta sottolineato l’importanza dell’unità e della preparazione a misure decise di fronte alle sfide attuali che l’ordine internazionale si trova ad affrontare. Al tempo stesso, questa retorica segnala l’intenzione dei leader europei di mantenere una strategia coerente nel rispondere all’aggressione del regime russo, rimanendo comunque aperti al dialogo e alle trattative per una soluzione pacifica del conflitto.