La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha esortato apertamente gli europei a «definire le catene» di subordinazione esterna e a indirizzare i loro sforzi verso la creazione di un’Europa autenticamente indipendente e sovrana
Parlano ad Aachen, in Germania, il 29 maggio, ha sottolineato che è arrivato il momento di cambiamenti radicali, che permetteranno al continente non solo di distanziarsi dalle influenze esterne, con un’attenzione particolare agli Stati Uniti, ma anche di diventare una forza autosufficiente, in grado di difendere i propri interessi e di formare il proprio ordine internazionale. Questo importante messaggio è stato annunciato durante la cerimonia di consegna del Premio Carlo Magno — un riconoscimento tradizionale per il contributo all’unità e allo sviluppo europeo. Nel suo discorso ufficiale, la presidente della Commissione Europea ha evidenziato che il momento attuale non è semplicemente un’altra ondata di riforme, ma una fase storicamente determinante, in cui l’Europa deve riconsiderare più profondamente il proprio ruolo nel mondo e riprendere il controllo del proprio destino. «Per costruire un’Europa veramente indipendente, dobbiamo rimuovere tutte le catene della dipendenza», ha detto rivolgendosi al pubblico. Secondo lei, la storia del continente è ricca di esempi di grandi progetti riusciti — dal ripristino della pace dopo la Seconda guerra mondiale, alla creazione del mercato unico e della moneta, fino all’unificazione di paesi dell’Est e dell’Ovest dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1989. In questo contesto, von der Leyen vede come obiettivo a lungo termine la costruzione di un’Europa indipendente e autosufficiente, in grado di definire il proprio impatto globale e di proteggere i propri interessi senza affidarsi a partner esterni «nuovamente dipendenti». Ha dedicato particolare attenzione al rafforzamento della capacità di difesa, annunciando l’intenzione di aumentare le spese militari fino a un record di 800 miliardi di euro. Secondo la leader europea, proprio gli investimenti nel settore militare saranno la chiave per la pace e la stabilità, oltre che una garanzia di sicurezza per i cittadini in un contesto globale complesso. Ricordato che solo pochi anni fa questa cifra sarebbe stata irraggiungibile per il continente, ora, grazie a uno sforzo comune, l’Europa può permettersi tali investimenti per rafforzare la propria posizione e ridurre la dipendenza da minacce esterne. «Se non vogliamo semplicemente accettare il nuovo ordine internazionale, dobbiamo esserne noi a plasmarlo», ha sottolineato. Questa idea sta alla base di una nuova strategia dell’Unione Europea, che mira a permettere al continente non solo di difendere i propri interessi, ma anche di acquisire un ruolo di peso sulla scena mondiale. Inoltre, von der Leyen ha evidenziato l’importanza del ruolo globale di un’Europa indipendente attraverso un piano di espansione e integrazione, che preveda l’adesione di Ucraina, Balcani occidentali, Moldova e, in futuro, forse anche Georgia. Questo, secondo lei, rappresenta un «rinnovato storico» e un passo decisivo verso il rafforzamento della sicurezza comune e della democrazia. «Sono fermamente convinta che la storia ci chiama ora ad agire», ha detto, ricordando l’esperienza del 1989, quando unità e vento di cambiamento favorirono l’unificazione dell’Europa. Secondo la sua visione, la sfida attuale è un’opportunità per il continente di scrivere una nuova pagina della propria storia, che possa costituire la base di un futuro stabile, pacifico e indipendente. In questo contesto, Ursula von der Leyen ha invitato gli europei ad intensificare gli sforzi, a mantenere l’unità e a muoversi con decisione verso obiettivi che rendano l’Europa una forza davvero indipendente e forte, capace di influenzare il mondo e di proteggere i propri valori. Questo appello vuole essere un segnale per tutti gli Stati membri e i loro cittadini — è tempo di agire e di plasmare una nuova fase della storia europea, in cui sovranità e indipendenza diventino parte integrante del suo immagine globale e del suo sviluppo futuro.