Il Ministro degli Esteri turco ha visitato Kyiv e condiviso dettagli sull’ultimo viaggio a Mosca

Il 30 maggio si è svolto un importante incontro tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Turchia nella capitale ucraina. Andrij Sibiga, capo del Ministero degli Esteri ucraino, ha ricevuto il suo collega turco Hakan Fidan, che questa settimana è tornato da una visita ufficiale a Mosca. Il tema principale delle negoziazioni è stata la situazione intorno all’Ucraina, gli sforzi di entrambe le nazioni per trovare una soluzione pacifica e la sicurezza nella regione. Secondo quanto comunicato dalla stampa del MFA ucraino, durante l’incontro le parti hanno discusso in dettaglio l’agenda bilaterale e internazionale, così come la situazione attorno al conflitto ucraino. Particolare attenzione è stata riservata alle questioni del processo di pace e dell’importanza di rafforzare gli sforzi per un cessate il fuoco completo sul territorio del paese. Il capo della diplomazia turca ha riferito sui risultati della sua visita in Russia, in particolare sulle trattative svolte a Mosca e sulle informazioni ricevute. Il Ministro Fidan ha appena fatto ritorno da Mosca e mi ha informato nel dettaglio su ciò che ha sentito e visto lì. Abbiamo discusso le misure concrete che possono avvicinare il raggiungimento della pace in Ucraina — ha detto Andrij Sibiga, sottolineando l’importanza di coordinare gli sforzi per realizzare la pace. Particolare attenzione nella conversazione è stata dedicata alla situazione di sicurezza nella regione del Mar Nero. Entrambi i ministri hanno espresso una posizione comune circa la necessità di garantire pace, commercio aperto e libertà di navigazione in questa area strategicamente importante. “Il Mar Nero deve essere uno spazio di pace, dove regnano stabilità, commercio libero e navigazione senza impedimenti,” ha sottolineato Sibiga. Un tema altrettanto importante è stato il rilancio dei processi post-bellici, così i diplomatici hanno discusso le possibilità di attuare gli accordi raggiunti lorsignori nella prima riunione del gruppo di lavoro ucraino-turco sulla ricostruzione dell’Ucraina. Questo dovrebbe rappresentare un passo importante verso il ritorno del paese a uno sviluppo e una stabilità sostenibili. Inoltre, i ministri hanno espresso gratitudine al Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan per il suo ruolo attivo negli sforzi di pace. Andrij Sibiga ha sottolineato che la Turchia sostiene senza riserve la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, dedicando particolare attenzione al ritorno della Crimea sotto il controllo ucraino e alla tutela dei diritti della popolazione criminale-turca. "Apprezziamo il sostegno della Turchia al ritorno della nostra sovranità e dei diritti della popolazione crimea-turca,” ha affermato il ministro. Nel frattempo, in vista della prossima serie di negoziati a Istanbul, a Kyiv si sono concentrati sull’importanza di conoscere il “memorandum” russo prima dell’avvio delle trattative ufficiali. Secondo i rappresentanti ucraini, per ottenere risultati positivi è necessario disporre di tutte le informazioni e, considerando tutti i dettagli, essere pronti al dialogo diplomatico. Di fatto, questa settimana ha testimoniato un’accelerazione degli sforzi diplomatici da tutte le parti. Già il 2 giugno a Istanbul è prevista una nuova riunione tra presidenti e ministri nell’ambito delle strategie per trovare un consenso e garantire la pace. In attesa di questo, il 29 maggio, il presidente turco Erdoğan ha nuovamente esortato Russia e Ucraina a non “chiudere le porte” al dialogo, sottolineando che la diplomazia è il percorso verso la stabilizzazione della situazione e il mantenimento della pace nella regione. These events demonstrate how analysts and diplomatic circles once again focus on the importance of active and coordinated efforts to resolve the conflict and restore peace and stability in the Black Sea region — a strategically vital and geopolitically dense space. The efforts of Turkey and Ukraine reflect a commitment to dialogue and the realization of long-term initiatives in the name of preserving peace, security, and sovereignty in this important territory.