La Russia ha ufficialmente dichiarato di non desiderare rendere pubblici i dettagli del futuro «memorandum», alludendo a un formato di negoziazione non ufficiale e alla riservatezza delle condizioni chiave
Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlare di qualsiasi dettaglio del documento e delle condizioni per la cessazione delle ostilità al momento non è opportuno né necessario, poiché tali negoziati devono svolgersi in forma riservata, senza pressioni pubbliche e sotto un livello appropriato di segretezza. In un commento per le agenzie di propaganda russe TASS e RIA Novosti, Peskov ha anche osservato che una discussione pubblica sul contenuto del memorandum è poco costruttiva e potrebbe danneggiare il processo di risoluzione del conflitto. Ha sottolineato che la Russia non intende esprimere pubblicamente le proprie condizioni — qualsiasi accordo e proposta devono essere divulgati solo in forma riservata, per garantirne l’efficacia e evitare influenze esterne. Secondo Peskov, la discussione sul possibile cessate il fuoco e sulla risoluzione della situazione in Ucraina è concentrata sull’offerta di incontrarsi a Istanbul il 2 giugno. Tuttavia, finora Mosca non ha ricevuto una risposta ufficiale da Kiev riguardo a questa iniziativa. Pur mantenendo il silenzio, il Cremlino sottolinea che l’obiettivo principale è continuare il dialogo in forma di negoziati diretti tra i due paesi. Aggiunge inoltre che qualsiasi momento sia adatto per organizzare un incontro tra i presidenti Putin e Trump, poiché tutti i “canali di comunicazione” tra la Russia e gli Stati Uniti sono pienamente attivi e i contatti possono essere avviati in qualsiasi momento, se necessario. Ricordiamo che in precedenza il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha confermato l’iniziativa di tenere un secondo ciclo di negoziati con l’Ucraina a Istanbul, previsto per il 2 giugno. Inoltre, il Ministro della Difesa Rustem Umerov — che ha guidato la delegazione ucraina nei negoziati in Turchia — ha consegnato alla Russia un documento che riflette la posizione dell’Ucraina su alcune questioni chiave e attualmente attende una risposta ufficiale tramite un «memorandum». Allo stesso tempo, i partecipanti ai negoziati sottolineano che gli eventuali accordi devono rimanere riservati fino alla firma e non devono essere divulgati prima di un’approvazione finale delle condizioni.