In Odessa regione è stata smascherata un’attività di corruzione di un alto funzionario: si sospetta che un funzionario del servizio migratorio abbia nascosto beni immobili e mobili per un valore superiore a 83 milioni di hryvnia

Chas Pravdy - 29 Maggio 2025 11:22

Questa è una delle più grandi inchieste di evasione fiscale e di responsabilità anticorruzione di vasta portata nella regione negli ultimi anni. Secondo le informazioni rese disponibili da fonti dell’Ufficio del Procuratore Generale e del Dipartimento di Investigazione Statale, le indagini hanno scoperto che il capo di uno dei dipartimenti dell’Amministrazione principale del Servizio Migratorio Statale in Odessa, con uno stipendio ufficiale di circa 28 mila hryvnia al mese, nascondeva consapevolmente un consistente pacchetto di attivi. Secondo i calcoli degli investigatori, a suo nome o a nome dei suoi parenti risultano immobili, un’auto, criptovalute e altri valori stimati a oltre 83 milioni di hryvnia — decine di volte superiori ai redditi dichiarati. Secondo le fonti di "Ukrainska Pravda", si tratta principalmente di Andriy Morara — il capo di reparto che negli ultimi anni ha nascosto un’ingente quantità di patrimonio, incompatibile con il suo reddito ufficiale. La investigación ha rivelato che ha acquisito o controlla interi complessi immobiliari nel centro di Odessa — una casa di oltre 200 metri quadrati con un appezzamento di terra del valore di oltre 7 milioni di hryvnia. Inoltre, a suo nome risultano uffici, locali commerciali, una casa di riposo, negozi e diversi terreni a Bilhorod-Dnistrivskyi e nella località balneare di Zatoka. Tuttavia, secondo le indagini, tutta questa proprietà era effettivamente controllata dallo stesso funzionario, anche se ufficialmente era intestata a sua madre o alla madre dei suoi figli. Inoltre, è stato scoperto che Morara ha nascosto un’auto Mercedes-Benz G400D del 2023. Questo SUV di lusso, del valore di circa 5,7 milioni di hryvnia, era ufficialmente registrato a nome di sua madre, il che indica un tentativo di nascondere il vero proprietario e di eludere i controlli fiscali e anticorruzione. Particolare attenzione delle indagini è stata rivolta a un’attività in criptovalute — 37 Bitcoin, valutati circa 58 milioni di hryvnia. Secondo le informazioni emerse, questa valuta virtuale, così come fondi in euro e dollari (rispettivamente 100 mila e 200 mila), risultano anch’essi intestati alla famiglia del funzionario e, secondo le indagini, appartengono in realtà alla moglie dell’ufficiale. Questo è stato fatto per gonfiare artificialmente il patrimonio e creare l’illusione di un reddito elevato. È importante sottolineare che tutte queste attività non erano state legittimamente documentate e non sono state dichiarate in conformità con la legge. La somma totale degli attivi nascosti supera gli 83 milioni di hryvnia, cioè oltre 500 volte il limite legale di responsabilità per false dichiarazioni. Tali azioni sono considerate ai sensi dell’articolo 366-2 del Codice Penale dell’Ucraina, che prevede multe e anche la possibilità di reclusione. Le forze dell’ordine hanno già effettuato una serie di azioni investigative. In particolare, su decisione del tribunale, è stato confiscato uno dei veicoli più lussuosi del funzionario — proprio quel Mercedes-Benz G400D. La procedura di confisca è stata una testimonianza della serietà dell’indagine e della conferma delle violazioni di legge. Attualmente, è in corso un procedimento per stabilire l’origine dei fondi e di altri attivi su cui sono in corso verifiche supplementari. Secondo le comunicazioni ufficiali, questa vicenda rappresenta un importante segnale alle autorità dello Stato, che la lotta alla corruzione in Odessa continua e si intensifica. Già nel aprile 2024, le forze dell’ordine avevano smascherato un’intera rete di funzionari del servizio migratorio che “guadagnavano” da stranieri offrendo servizi illeciti in cambio di tangenti di diverse decine di migliaia di dollari. In quel caso, si evidenziava uno schema di corruzione che consentiva alla leadership di abusare delle proprie funzioni e ottenere redditi illegali ben superiori ai loro stipendi. Il Dipartimento di Investigazione Statale ha arrestato e perquisito uffici e abitazioni di funzionari. Come risultato delle indagini, sono state trovate risorse di valore per almeno 140 milioni di hryvnia — molto più del reddito ufficiale ottenuto in diversi anni di attività. Tra i beni sequestrati ci sono proprietà di case, terreni, auto di lusso e gioielli, confermando la presenza di un’attività illegale di vasta portata. Attualmente, i materiali delle indagini sono stati trasmessi alla Procuratura Specializzata Anticorruzione, che dovrebbe rivolgersi al Tribunale Supremo Anticorruzione chiedendo di dichiarare gli attivi del funzionario come indebitamente accumulati e, se possibile, confiscarli a favore dello Stato in conformità alla legge. Si prevede che nelle prossime settimane avrà inizio un procedimento giudiziario con l’esame di tutte le prove e testimonianze. Questo caso rappresenta un esempio lampante di come le autorità ucraine siano determinate a combattere la corruzione ai massimi livelli del potere. Dimostra che gli abusi e l’evasione fiscale, prima o poi, ricevono il giusto riscontro legale e sociale. Le indagini e i tribunali continueranno a contribuire al rinnovamento delle istituzioni statali e al rafforzamento della fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario, incoraggiando i funzionari a agire in modo onesto e trasparente, piuttosto che nascondere ricchezze acquisite illegalmente.

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