Turchia e Belgio mirano a entrare nella ” coalizione dei droni” per l’Ucraina: una nuova fase di supporto internazionale

Alla luce degli ultimi eventi riguardanti il sostegno all’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa, due paesi europei – Turchia e Belgio – hanno espresso la volontà di aderire alla cosiddetta "coalizione dei droni". Questa iniziativa, che opera nell’ambito del Gruppo di contatto sulla difesa dell’Ucraina, è diventata un esempio degli sforzi della comunità internazionale per rafforzare la capacità difensiva e modernizzare l’esercito ucraino attraverso tecnologie senza pilotaggio. Secondo le informazioni divulgate dal Ministero della Difesa della Lettonia, che attualmente svolge funzioni di coordinamento nell’ambito della "coalizione dei droni", questi paesi hanno manifestato l’intenzione di aderire ufficialmente alle attività comuni. La dichiarazione è stata resa dal ministro della Difesa lettone Andris Sprūds durante l’ultimo vertice della "coalizione", che si è tenuto mercoledì. Secondo lui, Belgio e Turchia hanno già espresso il desiderio di unirsi a questa iniziativa internazionale finalizzata a sostenere l’Ucraina nel settore delle tecnologie senza pilota. È importante sottolineare che l’attuale "coalizione dei droni" ha già acquisito una significativa esperienza e risultati sin dalla sua creazione nel febbraio 2024. Al momento, conta 18 paesi membri che condividono le risorse nel progetto. Solo nel 2024 questo gruppo internazionale ha fornito all’Ucraina supporto per circa 1,8 miliardi di euro. Per il 2025, sono previsti investimenti ancora più consistenti – circa 2,75 miliardi di euro. Lo strumento principale di tale supporto è un fondo comune di acquisto di sistemi senza piloto, gestito dal Regno Unito, uno dei leader di questa coalizione. Questo fondo è stato creato per gli acquisti centralizzati di tecnologie senza pilota moderne, permettendo ai paesi membri di ricevere le attrezzature necessarie in modo più efficiente e riducendo i costi. Sono inoltre previsti programmi nazionali specializzati di supporto, che consentono a singoli paesi di sviluppare propri progetti e tecnologie nel settore. Attualmente si presta particolare attenzione all’acquisto di droni di ricognizione di livello tattico, fondamentali per le forze di difesa ucraine. La Lettonia, che attualmente svolge funzioni di presidenza della coalizione, ha già annunciato i piani per il 2025: il paese ha intenzione di destinare 20 milioni di euro all’acquisto di droni. Sono previsti anche altri 10 milioni di euro per sostenere progetti di cooperazione con aziende ucraine. Questo conferma l’attiva posizione dello stato nello sviluppo delle tecnologie di difesa e nel sostegno all’Ucraina nel contesto della guerra. Secondo Sprūds, sin dalla fondazione della "coalizione dei droni", la difesa ucraina ha ricevuto un supporto significativo, e si prevede che l’inclusione di nuovi partecipanti rafforzerà ulteriormente questa assistenza. Anche con l’espansione pianificata, il processo di adesione di nuovi paesi richiede l’approvazione dei membri attuali, come è prassi per gli alleanze internazionali. A proposito, nel marzo 2024 la "coalizione dei droni" ha già effettuato il primo sostanziale finanziamento, destinando 20 milioni di euro per l’acquisto di droni di ricognizione tattici per le forze armate ucraine. Ciò ha permesso all’Ucraina di rafforzare le proprie unità di ricognizione e prepararsi a compiti militari moderni. Un altro passo importante riguarda il fatto che Norvegia, che recentemente ha confermato il proprio supporto all’Ucraina, ha accettato di destinare fondi aggiuntivi specificamente alla produzione di droni ucraini, contribuendo significativamente allo sviluppo dell’industria difensiva ucraina. È un esempio di come la cooperazione internazionale non si limiti solo a forniture finanziarie e tecniche, ma favorisca anche la crescita di imprese e tecnologie ucraine. Pertanto, il processo di ampliamento della "coalizione dei droni" continua. L’adesione di Turchia e Belgio rappresenterà un passo importante verso la creazione di un sistema di supporto più potente ed efficiente per l’Ucraina. Questo sviluppo testimonia la elevata mobilitazione e il coinvolgimento di un ampio spettro di partner internazionali nella lotta comune contro l’aggressore e nel rafforzamento della capacità difensiva dell’Ucraina in un momento difficile.