L’Ucraina si impegna ad eliminare tempestivamente le conseguenze delle “correzioni Lozo” per agevolare il percorso verso l’Unione Europea

Chas Pravdy - 28 Maggio 2025 16:17

L'Ucraina ha ufficialmente confermato la volontà di apportare rapidamente e senza inutili ritardi le modifiche necessarie alla normativa nazionale, in particolare al codice processuale penale, per soddisfare una delle condizioni principali affinché possano iniziare i negoziati con l'UE. Questo è stato annunciato durante l'ultimo tavolo rotondo a Kiev, organizzato dall'ufficio della vicepresidente del governo per l'integrazione europea e euro-atlantica, dove il vice ministro della giustizia, Oleksandr Banchuk, ha spiegato dettagliatamente la natura del compito e le sfide che il quadro normativo ucraino deve affrontare. Secondo Banchuk, si tratta di conformarsi alla decisione del piano d'azione, approvata dal governo ucraino, per avviare le trattative di adesione all'Unione Europea. Al centro di questo accordo vi è la modifica del codice processuale penale, che prevede, tra l’altro, l’abolizione dell’automatica chiusura dei procedimenti penali — le cosiddette "correzioni Lozo", che fin dalla loro introduzione hanno suscitato molte controversie e critiche sia da parte dei partner europei che a livello nazionale. Il vice ministro ha sottolineato che l'Ucraina si è impegnata, entro il terzo trimestre del 2025, a introdurre le rispettive modifiche legislative per migliorare il processo giudiziario e rafforzare lo stato di diritto. Uno degli aspetti chiave delle nuove norme sarà l’aumento dei tempi di indagine preliminare e il rafforzamento della responsabilità dei procuratori per le violazioni dei diritti dei partecipanti al processo, in particolare per impedire un equo andamento della giustizia. Banchuk ha prestato particolare attenzione alla necessità di eliminare l’automatica chiusura dei procedimenti riguardanti reati di alto livello di corruzione, elemento cruciale nella lotta contro l’elevato livello di corruzione e per ottenere la credibilità necessaria da parte dell’UE. "Le tempistiche entro le quali l’Ucraina deve attuare queste misure sono fissate nel piano d’azione — il terzo trimestre del 2025. Sono i nostri impegni nei confronti dell’Unione Europea per aumentare lo stato di diritto e allineare la normativa ucraina agli standard europei", ha precisato il vice ministro. Come riferito da "L’Europa today", la questione delle correzioni Lozo rappresenta uno dei fattori determinanti per accelerare il processo di ingresso dell’Ucraina nell’UE. Da tempo, l’Unione Europea insiste sulla necessità di abolirle come condizione per fare progressi nelle negoziazioni. Non meno importante è l’impegno dell’Ucraina con il Fondo Monetario Internazionale, che sottolinea anch’esso la necessità di apportare modifiche simili per stabilizzare l’economia e superare le attuali sfide nel sistema giudiziario. Inoltre, a lungo termine, la realizzazione di queste modifiche rappresenta un passo fondamentale per garantire trasparenza, combattere la corruzione e aumentare la fiducia nel sistema giudiziario. Allo stesso tempo, queste misure aprono un dibattito sulla profondità e la velocità delle trasformazioni del quadro legislativo ucraino verso gli standard europei. Fonti governative indicano che questo passo dimostra la serietà di Kiev nel suo desiderio di integrarsi nella comunità europea e nel voler dimostrare al mondo le proprie intenzioni di riforma e lotta alla corruzione. Tuttavia, il processo di approvazione delle modifiche richiede tempo e volontà politica, ponendo al governo diverse sfide per negoziare compromessi e procedere gradualmente lungo una delle strade riformistiche più complesse — quella della riforma del sistema giudiziario. In conclusione, l’Ucraina ha confermato ufficialmente la propria responsabilità e disponibilità a rispettare nel più breve tempo possibile tutte le condizioni necessarie per l’ingresso nell’UE e per ottenere lo status di candidato, con la prospettiva di un'adesione futura. Si tratta di un passo importante che rafforza il suo impegno a rispettare alti standard di democrazia, di stato di diritto e di lotta contro le sfide rappresentate dalla corruzione.

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