La Russia ha ufficialmente proposto all’Ucraina di svolgere un nuovo ciclo di trattative a Istanbul già il 2 giugno
Questa iniziativa è stata comunicata dal ministro degli Affari esteri russo, Sergei Lavrov, che ha sottolineato come Mosca voglia proseguire il dialogo per trovare una via per una risoluzione pacifica del conflitto. Secondo Lavrov, la parte russa ha già “operativamente” elaborato un dettagliato memorandum, nel quale esplicita chiaramente la propria posizione su tutti gli aspetti necessari per superare le cause profonde del conflitto e creare le basi per una pace duratura. Lavrov ha dichiarato che la delegazione russa, guidata dal vice ministro degli Esteri Vladimir Medinsky, è pronta a presentare questo documento alla controparte ucraina durante il secondo ciclo di trattative previsto a Istanbul. A suo avviso, il formato degli sforzi prevede non solo di discutere le problematiche attuali, ma anche di lavorare in modo approfondito e sistematico sulle questioni chiave alla base del conflitto. L’offerta ufficiale rappresenta un ulteriore passo nel processo diplomatico che dura ormai diversi mesi, con interruzioni. Le autorità di Mosca sostengono che questo incontro può essere considerato un potenziale punto di svolta per avviare negoziati seri, capaci di porre fine all’ostilità militare e ripristinare una situazione diplomatica. Attualmente, la parte ucraina si astiene dal rilasciare commenti ufficiali sui dettagli dell’offerta o sui possibili format dei negoziati, anche se discute attivamente questa informazione a livello istituzionale. Si attende che, in prossimità dell’incontro previsto, siano rilasciate ulteriori dichiarazioni e condizioni che determineranno la direzione del processo diplomatico. In generale, questa iniziativa da parte della Russia suscita reazioni contrastanti nel mondo politico e tra gli esperti. Da un lato, si tratta di un tentativo di riportare la situazione nel campo diplomatico e di trovare una soluzione pacifica, dall’altro molti analisti e politici evidenziano le difficoltà di realizzare tali intenti, considerando la durata del conflitto e la mancanza di fiducia tra le parti. In sintesi, gli eventi intorno alla possibile convocazione di negoziati a Istanbul a giugno sono uno dei temi principali di discussione sia in Ucraina che a livello internazionale, suscitando speranze di una nuova fase nella ricerca della pace, ma anche timori circa la realizzabilità di tali piani nel breve periodo.