In Italia, ecco la traduzione del testo fornito:

Chas Pravdy - 28 Maggio 2025 00:57

A Mosca sono apparse nuove dichiarazioni del Ministero della Difesa russo, che hanno suscitato notevole interesse e provocato un ampio risonanza nella società e tra le cerchie militari dell'Ucraina. Il Ministero della Difesa della Russia afferma che martedì sera, nel giro di tre ore, i loro sistemi di difesa aerea avrebbero intercettato e distrutto oltre un centinaio di droni, presumibilmente lanciati dalla parte ucraina. Si tratta di un aumento significativo del numero di attacchi, che genera preoccupazione e ansia circa lo stato di escalation e gli scenari futuri di sviluppo della situazione nella regione. Secondo le informazioni ufficiali del Ministero della Difesa della RF, tra le 21:00 e le 00:00, ora di Mosca, i loro sistemi di difesa aerea hanno operato 24 ore su 24, intercettando e distruggendo 112 droni che, secondo la versione moscovita, sarebbero stati lanciati dall’Ucraina. Dalla comunicazione si apprende che tutti questi apparecchi appartenessero a tipi di droni aerei, utilizzati per diversi compiti, tra cui ricognizione e attacco. Le forze militari russe affermano che questi droni sono stati impiegati in attacchi su sei regioni della Russia, in particolare: 59 – nella regione di Briansk, 19 – nella regione di Belgorod, 13 – nella regione di Tula, 10 – nella regione di Kursk, 8 – in quella di Oryol, e altri tre droni – nel territorio di Kaluga. Secondo loro, tutti sono stati distrutti o intercettati dai mezzi di difesa aerea nel momento previsto. Nel comunicato si sottolinea che, in questo modo, la Ucraina tenterebbe costantemente di arrecare danno alle infrastrutture e alla sicurezza militare russe. È importante notare che tali dichiarazioni compaiono volta dopo volta, già da tempo, ma questa volta hanno ricevuto una particolare ampiezza di risonanza e hanno suscitato molte domande da parte delle autorità ucraine, degli esperti militari e degli osservatori internazionali. Tali annunci spesso sono usati da Mosca per creare un determinato sfondo informativo, rafforzare l’illusione di alti successi delle difese antiaeree e dimostrare una forte attività delle forze russe di difesa. Tuttavia, analizzando la situazione dal lato ucraino, molti esperti esprimono dubbi sull’affidabilità di queste ricostruzioni, sottolineando che le forze militari e i servizi di intelligence ucraini cercano di non commentare i danni o le perdite esistenti, mentre le dichiarazioni russe potrebbero costituire parte di una guerra dell’informazione, volta a sostenere lo spirito patriottico interno e a mostrare “successi” nel confronto. È evidente che la situazione riguardante l’uso dei droni e la loro efficacia rimane uno dei principali aspetti delle operazioni militari nel fronte orientale dell’Ucraina e nelle regioni di confine della Russia. Per questo motivo, è probabile che entrambe le parti continueranno ad intensificare il fronte dell’informazione, utilizzando dichiarazioni per modellare l’opinione pubblica e favorire la mobilitazione interna. In ogni caso, l’attualità di questa tematica non diminuisce, poiché la lotta e la guerra dell’informazione nelle circostanze attuali continuano a giocare uno dei ruoli principali nel conflitto, e ogni nuovo rapporto proveniente dalla parte aggressore serve da elemento di questa complessa e multi-dimensionale partita.

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