Donald Trump ha annunciato al Canada il costo della partecipazione al sistema missilistico più recente Golden Dome

Chas Pravdy - 28 Maggio 2025 03:57

Il Canada ha ricevuto una proposta inaspettata da parte del leader americano riguardo a una possibile partecipazione al sistema difensivo antimissile di vasta scala, noto come Golden Dome, sviluppato per proteggere gli Stati Uniti dalle minacce missilistiche più recenti e pericolose. Secondo il presidente Donald Trump, il costo di mantenere la partecipazione canadese in questo progetto strategico di difesa potrebbe arrivare a una cifra incredibile — 61 miliardi di dollari statunitensi. Tuttavia, esiste un’opzione in cui tale onere finanziario verrebbe eliminato — a condizione che il Canada diventi il 51° stato degli USA e ottenga uno status simile a quello di una regione interna degli Stati Uniti. Trump ha comunicato questo fatto sul suo account sui social network Truth, formulando una sorprendente dichiarazione con attenzione ai dettagli diplomatici e politici. In parole del presidente, così si esprime: «Ho detto al Canada che siamo molto desiderosi di essere parte del nostro fantastico sistema Golden Dome. Questo costerà 61 miliardi di dollari se rimarranno indipendenti, ma iniqui — cioè — lontani da ogni garanzia di sicurezza e di parità. Ma se diventeranno il nostro amato 51° stato, tutto ruoterà attorno a zero. Loro stanno considerando questa proposta!» Questo improvviso intervento di Trump si configura come una naturale continuazione della sua dichiarazione ufficiale sulla creazione di un nuovo sistema antimissile Golden Dome, progettato per garantire agli USA una protezione affidabile contro una vasta gamma di minacce missilistiche di precisione, inclusi i missili ipersonici, balistici e cruise. Questo sistema è concepito come multifunzionale, in grado di intercettare non solo obiettivi terrestri e aeronautici, ma anche lanci spaziali, rendendolo uno tra i progetti di difesa più ambiziosi al mondo. È importante sottolineare che la posizione del Canada riguardo a questa proposta rimane abbastanza ferma e immutabile. Il primo ministro del paese, Mark Carney, durante un recente incontro con Trump alla Casa Bianca, ha prontamente respinto qualsiasi idea di trasformare il Paese nel “51° stato” degli Stati Uniti. Nel suo discorso con il leader americano, ha chiaramente dichiarato la sovranità e l’indisponibilità del Canada a intraprendere un’integrazione più profonda, sottolineando che il suo Paese non intende compromettere la propria integrità e reputazione internazionale. Da notare che questo evento ha suscitato un ampio dibattito tra le forze politiche e nel pubblico, portando a riflettere sulle ambizioni militari e strategiche degli USA e sulle possibili conseguenze per il Canada. Inoltre, nel contesto delle nuove dichiarazioni di Trump, si è riaccesa la discussione sui rapporti tra i due Paesi, in particolare sulla possibilità e l’opportunità di rafforzare la loro collaborazione in ambito di difesa e di convivenza politica. Fonte dell’informazione: account ufficiale di Donald Trump sulla piattaforma Truth, dove ha pubblicato il relativo post e la citazione diretta. Questa dichiarazione si è rivelata tra le più marcanti e contraddittorie del suo linguaggio politico riguardo agli interessi nazionali e le strategie globali. Quindi, nonostante le rassicurazioni e le dichiarazioni dei politici, il futuro della difesa antimissile e del ruolo del Canada in essa rimangono aperti a discussioni e potenziali trasformazioni, che potrebbero ridisegnare la mappa geopolitica del Nord America negli anni a venire.

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