La pubblica opinione e le cerchie politiche degli Stati Uniti chiedono misure decise nei confronti della Russia alla luce delle recenti azioni aggressivi sul territorio ucraino

Chas Pravdy - 27 Maggio 2025 13:58

In particolare, il senatore repubblicano filoucraino Chuck Grassley, che da tempo esprime il suo sostegno al popolo ucraino e alla sua sovranità, ha energicamente esortato l’amministrazione di Donald Trump ad adottare misure restrittive più dure contro il Cremlino. Nel suo post sui social network X (ex Twitter), ha reagito emotivamente ai nuovi attacchi delle truppe russe e ha delineato la sua posizione: bisogna imporre sanzioni senza indugi. Secondo un comunicato diffuso dai media, Grassley ha espresso il suo disappunto per l’entità dei danni e delle sofferenze causate dai raid russi sul territorio ucraino. Ha sottolineato che la risposta deve essere immediata e decisa. “Sono stanco che Putin continui a uccidere persone innocenti. Presidente Trump, per favore, applica almeno delle sanzioni! Agisci subito – sottoponi la Russia a pressione economica!”, ha scritto nel suo post. In un contesto di crescente preoccupazione per la situazione in Ucraina, negli USA si svolge un acceso dibattito sulle misure che l’amministrazione americana dovrebbe adottare. Secondo fonti, tra cui il Wall Street Journal, Donald Trump sta valutando la possibilità di imporre nuove sanzioni contro Mosca già questa settimana. Tuttavia, nessuna decisione definitiva è ancora stata presa. Il presidente americano ha più volte ribadito l’importanza di rispondere all’aggressione russa, condannando le azioni del Cremlino e lasciando intendere che potrebbero essere intensificate ulteriormente le restrizioni. Mentre nella Casa Bianca si discute sui prossimi passi, un gruppo di politici incisivi si è già riunito al Congresso, chiedendo misure più radicali. In particolare, il democratico e moderato membro della Camera dei Rappresentanti Don Bacon ha chiamato gli Stati Uniti e i loro alleati ad intensificare gli sforzi per rafforzare l’aiuto all’Ucraina. Secondo lui, è necessario non solo fornirle armi moderne, ma anche imporre sanzioni quanto più severe possibili alla Russia. Bacon ha aggiunto che ha senso confiscare una parte significativa degli asset russi all’estero – circa 300 miliardi di dollari – per aumentare la pressione economica e rafforzare le prospettive di giustizia. Pertanto, la situazione intorno all’Ucraina continua a essere uno dei principali focus dello scenario politico americano. Rimane da vedere quali passaggi concretamente farà l’amministrazione di Trump in risposta all’ultima escalation del conflitto e se queste misure riusciranno a fermare l’aggressione russa, che ha causato molte vittime e distruzioni. I partecipanti al dialogo politico sottolineano l’urgenza di agire senza perdere tempo, poiché in questo contesto non si tratta solo di aiutare l’Ucraina, ma anche di proteggere la sicurezza e la stabilità dell’ordine mondiale.

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